Le gare spurie sono competizioni nelle quali la distanza non è una di tipo usuale: se in genere la distanza è un multiplo o una frazione della distanza dei 400 metri o di 1 chilometro, con le eccezioni rappresentate dalla mezza maratona e dalla maratona, le gare spurie si svolgono su distanze non standard.
In pista le gare spurie sono per esempio i 300 metri, i 500 metri, i 1000 metri, il miglio, i 3000 metri le 2 miglia. Queste gare vengono utilizzate soprattutto come test a inizio stagione in caratteristici meeting, mentre le distanze anglosassoni sono ormai mitiche e entrate nella storia non solo dell’atletica oltremanica ma anche mondiale.
Sulla distanza del miglio si potrebbero scrivere infiniti libri, a partire dal mitico muro dei 4 minuti che è sempre sembrato impossibile da raggiungere per un essere umano e che quando superato (da Roger Bannister) ha aperto la porta a risultati sempre più spettacolari.
Un po’ come il mito delle 2 ore in maratona, ritenuto impossibile ma al quale ci si sta avvicinando anche in competizioni ordinarie, dopo che Eliud Kipchoge l’ha superato nel 2019 a Vienna in una manifestazione non ufficiale.
Parlando di competizioni su strada le distanze spurie sono le più disparate, in genere legate a gare storiche che si svolgono da svariati decenni e che hanno dietro le spalle una tradizione consolidata.
Alcuni esempi sono la Scarpa d’Oro di Vigevano, originariamente lunga 7km, il Giro di Castelbuono, da 11,8km oppure il Giro del lago di Resia, da 15,3 km, o la Cortina Dobbiaco Run da 30km.
Altre tipologie di gare spurie sono quelle legate alle tradizione di paese (che possono essere affiliate o meno alla Federazione), organizzate su percorsi con le più svariate altimetrie o diverse tipologie di terreni e tracciati. Per i fondisti queste manifestazioni diventano un allenamento in preparazione di gare-obbiettivo: un ottimo modo per sfruttare le gare più corte come “corti veloci” o le gare più lunghe per testare il ritmo maratona.
In quest’ottica, l’unica accortezza deve essere quella di scegliere gare su distanze spurie che si avvicinino il più possibile alla distanza della competizione di riferimento o che che la simuli per conformazione del percorso. La Cortina Dobbiaco Run, ad esempio, potrebbe diventare un ottimo lungo di allenamento in preparazione di una maratona, anche se il periodo in cui viene organizzata, ad inizio giugno, è lontano dal calendario canonico delle quarantadue chilometri.