C’è poco da indagare (come stanno facendo l’Ufficio sportivo di Pechino e l’organizzatore dell’evento, il Beijing Sports Competition Management and International Exchange Center), le immagini dell’arrivo della mezza maratona di Pechino che stanno facendo il giro del web parlano chiaro: una combine così plateale da risultare quasi imbarazzante.
Ma cosa è successo? Il campione e primatista cinese di maratona He Jie e tre atleti africani (i keniani Robert Keter e Willy Mnangat e l’etiope Dejene Hailu) si trovano a qualche centinaio di metri dalla linea del traguardo per lo sprint finale… che però non avviene. Anzi, i tre invece di aumentare il passo rallentano vistosamente l’andatura per permettere all’atleta di casa di superarli, prima, e tagliare per primo la linea di arrivo, poi. Plateale il gesto di di Mnangat che invita He ad aumentare il passo, indicandogli anche la strada da seguire per il traguardo che il cinese taglia in 1h03’44”.
Un scena che non è certo passata inosservata dai tanti media presenti, che hanno subito gridato allo scandalo, lasciando basiti (a quanto pare) anche gli organizzatori stessi.
“Siamo a conoscenza dei filmati che circolano online dalla mezza maratona di Pechino – ha affermato World Athletics – e sappiamo che è attualmente in corso un’indagine da parte delle autorità locali competenti per fare luce su quanto successo”.
A fine gara, secondo quanto riportato dal Post, Willy Mnangat avrebbe prima affermato di aver lasciato vincere He perché sono amici, per poi cambiare versione e sostenere che stesse partecipando alla gara come pacer. Ma è abbastanza chiaro che così non è stato…
Il 25enne He Jie, che vincendo la mezza maratona ha guadagnato poco più di 5000 euro, ha spiegato a fine gara che era la sua prima partecipazione ad una 21K e di averla corsa in preparazione della maratona Olimpica di Parigi 2024. Il suo attuale personale (e record nazionale) sui 42km è di 2 ore, 6 minuti e 57 secondi. Nel 2023 ha vinto la medaglia d’oro nella maratona ai Giochi Asiatici, ad Hangzhou, sempre in Cina.