Non è ancora partita, ma la maratona di Roma ha già fatto segnare il “primo record italiano”: domenica 17 marzo saranno infatti oltre 19.000 i runner che attraverseranno le strade della Capitale. La 29esima edizione della Run Rome The Marathon verrà ricordata come la 42K italiana con più partecipanti di sempre, con numeri che hanno superato di gran lunga quelli pre-covid (era stata di circa 16mila la partecipazione più numerosa) e che hanno di fatto surclassato quelli dello scorso anno (“solo” 14mila). Numeri che nessun’altra maratona italiana al momento è in grado di generare e che iniziano ad avvicinarsi a quelli delle grandi città europee.
Merito soprattutto dell’attrazione della Città Eterna verso i runner stranieri, oltre 10mila (più della metà dei partecipanti), che domenica rappresenteranno ben 110 Paesi (altro record). Negli anni passati la più grande barriere all’entrata per un cittadino estero era rappresentato dall’obbligatorietà del certificato medico sportivo agonistico, richiesta assente in qualsiasi altra nazione del mondo. Barriera che, dopo anni di battaglie, è stata eliminata per chi arriva da oltre confine (e che così facendo non entra a fare parte della classifica generale competitiva), ma è rimasta invece per tutti i podisti italiani. Forse un giorno…
Il percorso è stato rinnovato e reso più veloce con qualche piccolo aggiustamento. Partenza e arrivo saranno sempre al Colosseo e il tracciato attraverserà come sempre le zone più iconiche di Roma come piazza del Popolo, via del Corso, piazza di Spagna, piazza Navona, il Circo Massimo, e toccherà il quartiere Prati, il lungotevere, Castel Sant’Angelo, Piazza San Pietro, San Paolo, Piramide Cestia, il Foro Italico, il Flaminio e il nuovo Villaggio Olimpico.
Ma non saranno solo i partecipanti alla maratona a animare le strade della Capitale. Sono provisti infatti oltre 40.000 presenze complessive grazie agli oltre 20mila iscritti tra staffetta solidale “Acea Run4Rome” e stracittadina “Fun Run” di 5 chilometri. Un indotto economico di diverse decine di milioni di euro di cui potranno beneficiare tutte le attività romane legate al turismo, che speriamo possa aiutare (come avviene in molti altri Paesi) il mondo della corsa ad essere accettato e ben voluto, e riesca a invadere ben presto anche tutte le altre realtà italiane.
A contendersi la vittoria finale, come sempre, diversi atleti africani. L’uomo da battere sarà presumibilmente l’etiope Fentahun Hunegnaw, che vanta un personale di 2h06’04” (ma risalente al 2019). A contrastarlo ci saranno i keniani Cosmas Birech (vincitore nel 2018), Brian Kipsang, David Kiprono Metto e Asbel Rutto e gli etiopi Dechasa Alemu Moreda e Derara Hurisa. Il record della manifestazione è di 2h06’48” firmato dall’etiope Bekele Tefera Fikre nel 2022.
In campo femminile, invece, sarà un testa a testa tra l’etiope Zinash Mekonen Lema (2h24’55”) e la keniana Lydia Naliaka Simiyu (2h25’44”), con Sorome Negash Amente a fare da terzo incomodo (2h26’22”).
Tra gli italiani al via, il “Re di Roma” Giorgio Calcaterra e Carmine Buccilli.