Terzo weekend consecutivo con appuntamento giapponese con i 42 chilometri. Dopo Osaka e Tokyo, questa notte è toccato a Nagoya, dove tradizionalmente si corre la più grande maratona tutta al femminile, la Nagoya Women’s Marathon, con circa 20.000 donne al via.
Tra le atlete sulla linea di partenza anche la nostra Giovanna Epis che, già dopo il titolo italiano di maratona conquistato lo scorso novembre a Verona, era alla ricerca di una buona prestazione sia per le Olimpiadi di Parigi, che la vedranno protagonista nella prossima estate, sia per dare una risposta forte alla sua compagna-avversaria azzurra Sofiia Yaremchuk, detentrice del primato italiano sia di maratona (2h23’16”) che di mezza (1h08’27”).
La Epis era reduce da un mese di allenamenti al Tuscany Camp seguito da un altro mese passato sugli altipiani del Kenya. Il risultato finale di Nagoya non è andato però secondo le sue aspettative. Solo decima al traguardo, con un 2h28’24” ben lontano dal suo personale di 2h23’46” che avrebbe voluto ritoccare.
Maratona caratterizzata da forte vento quella di Nagoya, che ha influenzato il lavoro delle lepri che non sono riuscite a mantenere un ritmo costante. Giovanna Epis, che puntava a migliorare il proprio personale, si è però ritrovata a correre sola già al trentesimo chilometro, dovendo abbandonare ogni obiettivo cronometrico.
La Nagoya Women’s Marathon è stata vinta dalla giapponese Yuka Ando con il personale di 2h21’18” dopo aver raggiunto a tre chilometri dal traguardo Eunice Chumba del Bahrain (2h21:25), terza l’altra nipponica Ayuko Suzuki in 2h21’33”.