Quindici giorni fa era (letteralmente) caduto intorno al trentesimo chilometro a Osaka durante la sua seconda maratona, caduta che aveva compromesso la sua gara e lo aveva costretto al ritiro (precauzionale).
A due settimane di distanza abbiamo ritrovato Iliass Aouani in gara alla maratona di Barcellona, dove questa mattina ha conquistato un buon quarto posto, tagliando il traguardo di 2h08’05”. Un anno fa, nella stessa gara ma su un tracciato differente, Iliass aveva stabilito il precedente record italiano in 2h0716″.
Forse non il crono che si aspettava in vista delle qualificazioni per la maratona olimpica di Parigi, ma una conduzione di gara che lascia decisamente ben sperare, visto che fino al 35km è stato al livello del record nazionale fatto registrare a Siviglia da Yeman Crippa quasi un mese fa.
Passaggio velocissimo alla mezza maratona in 1h02’54” in testa al secondo gruppo di élite, 1h29’53” al trentesimo chilometro, recuperando numerose posizioni, 1h45’18” al trentacinquesimo chilometro dove si è poi ritrovato solo, in quarta posizione, e non ha avuto più riferimenti e aiuti per proseguire con una cavalcata trionfale fino al traguardo.
Con questo risultato Aouani si ritrova con il quarto tempo stagionale in vista della scelta della Federazione per i Giochi Olimpici di Tokyo, alle spalle di Yeman Crippa (2h06’06”), Eyob Faniel (2h07’09″) e Daniele Meucci (2h07’49”). Da considerare però che il suo 2h0716″ dello scorso anno è comunque un risultato valido ai fini della qualificazione e che all’appello mancano ancora due azzurri, Neka Crippa (che comunque può vantare un 2h07’35” conquistato a Valencia lo scorso dicembre) e Yohanes Chiappinelli, che hanno tempo fino a maggio per giocarsi la loro chance.
Per la cronaca, la maratona di Barcellona è stata vinta dal 41enne svizzero Tadesse Abraham in 2h05’01” (record nazionale) davanti ai keniani Collins Kipkirui Kipkorir (2h06’44”) e Edmond Kipngetich (2h07’21”).
Tutto etiope il podio femminile: prima a tagliare il traguardo Degitu Azimeraw (2h19’52”) che ha preceduto Shuko Genemo (2h21’35”) e Meseret Dinke (2h22’58”).