Si chiama Pro 4 il nuovo modello Endorphin di casa Saucony dedicata alla gara. Nuova versione che naturalmente va a sostituire la vecchia edizione 3 ma con qualche piccola differenza, sia strutturale che nell’utilizzo (per chi invece cerca una scarpa da allenamenti veloci, in questi giorni è stata presentato anche il nuovo modello Saucony Endorphin Speed 4, che recensiremo nei prossimi giorni).
Per testarla a ritmi differenti ho utilizzato la Endorphin Pro 4 in diverse tipologie di allenamento: qualche uscita di lento a circa 4 minuti al chilometro, ripetute in pista sotto i 3 minuti al chilometro e qualche medio corso ad un ritmo intorno ai 3’15”.
La sensazione che ne ho ricavato è che questo nuovo modello sia diventato un po’ meno spinto rispetto all’edizione precedente (cambiamento comune a molti modelli di scarpe da gara di diversi brand, ndr), molto stabile grazie all’ampia impronta a terra, con un appoggio più spostato sul mesopiede piuttosto che sull’avampiede. Ma una possibile scelta adatta anche ai runner tallonatori.
Sono state inserite tante piccole modifche che, nell’insieme, rendono la Saucony Endorphin Pro 4 differente, sia nel look sia nel suo utilizzo, rispetto al modello che l’ha preceduta. Le specifiche rimangono invariate, se non per un minimo aumento del peso di 10 grammi, passato dai 210 grammi della versione tre ai 220 grammi di quella attuale: altezza nel tallone di 39,5 millimetri e 31,5 millimetri nell’avampiede, per un drop totale di 8mm.
Battistrada: 9
Primo cambiamento, prima miglioria: battistrada ridisegnato con un intaglio diverso e più profondo e con una linea che aiuta il piede a rimanere più solidale con il terreno su tutte le diverse tipologie di superficie, asfalto, pista e pista bianca, po’ meno sul bagnato. Il consumo dopo le uscite fatte è decisamente esiguo, soprattutto nella zona dell’avampiede, e durerà a lungo. Ad oggi uno dei migliori, se non il migliore, battistrada che ho potuto provare insieme a PumaGrip.
Intersuola: 7
Altro cambiamento importante nell’intersuola, nella quale è stato aggiunto uno strato di PWRRUN HG, la stessa mescola nobile presente nelle Saucony Endorphin Élite. In Endorphin Pro 4 è stato inserito nello strato superiore, sopra alla piastra in fibra di carbonio, mentre nella zona inferiore è ancora presente l’ormai collaudato PWRRUN PB. Connubio che non regala però l’estrema morbidezza e ritorno di energia che ci si aspetterebbe.
Nota importante, e che probabilmente giustifica i grammi in più di questa nuova quarta versione, l’utilizzo di tanta schiuma nella zona tallonare, che sporge parecchio nella zona posteriore della scarpa, probabilmente per fornire più ammortizzazione e supporto ai runner tallonatori.
Tomaia: 5,5
La tomaia è a “calzino”: leggerissima, in tessuto tecnico, è un tutt’uno con la linguetta e, a differenza del modello precedente, avvolge perfettamente il piede. Ma allo stesso tempo quando si stringono molto i lacci, la linguetta si arriccia in parte sopra al collo del piede, dando l’impressione di non avere una scarpa salda al piede.
Da verificare la taglia corretta: la famiglia Endorphin ha una forma molto affusolata nella parte anteriore della calzatura, che potrebbe dare fastidio a chi allarga molto le dita del piede durante la fase di spinta. Considerate la possibilità di acquistare mezzo numero in più rispetto al vostro solito.
Upper: 7
Lacci, linguetta e zona tallonare. La linguetta, come già detto, è parte integrante della tomaia: stringendo forte le stringhe si arriccia, ma, allo stesso tempo, essendo un tutt’uno con la tomaia, è salda e non si sposta. La zona del tallone è rimasta praticamente identica al vecchio modello della Endorphin Pro 3, con una conchiglia per niente invasiva e con una leggerissima imbottitura, che mantiene il tallone in posizione.
Nota negativa invece per i lacci, davvero troppo lunghi e che, se lasciati liberi danno fastidio per il continuo sfregamento contro le gambe. Anche il materiale di cui sono fatti non permette un’allacciatura ideale: scelta probabilmente dovuta per non rischiare di tagliare il tessuto della tomaia nel passaggio tra gli occhielli a causa della continua sollecitazione.
Peso: 7,5
Come già sottolineato in apertura, 220 grammi totali con un aumento di circa 10 grammi rispetto alla versione tre, dovuta all’aggiunta di schiuma nella zona tallonare, che garantisce maggiore protezione e ammortizzazione. Il peso rimane comunque molto contenuto e in linea con quello delle super shoes più leggere.
Comfort: 7
La calzata risulta molto comoda, in parte grazie all’apporto combinato di PWRRUN PB più PWRRUN HG, in parte per la grande stabilità data dall’ampia impronta a terra. Grande merito va anche riconosciuto alla soletta (di circa 5mm di spessore e non estraibile, come capita spesso sulle scarpe destinate alla gara) in nuovo materiale SRS (Super Responsive Sockliner) che rende ancora più morbido l’appoggio, senza dimenticare il maggior utilizzo di schiuma nella zona tallonare. Tutte caratteristiche che cambiano in parte la fruibilità della Saucony Endorphin Pro 4, rendendola una scarpa meno aggressiva e più semplice da utilizzare in gara anche dai runner meno veloci.
Ritorno di energia: 6,5
Anche se rispetto al modello precedente è stato aggiunto uno strato di PWRRUN HG, che avrebbe dovuto aumentare il ritorno di energia di questa Endorphin Pro 4, in realtà il risultato e le sensazioni sono state invece opposte. Probabilmente l’arretramento in fase di appoggio al mesopiede (o addirittura al tallone) ha trasformato la Endorphin Pro in una scarpa meno spinta, più comoda, ma meno reattiva. La stessa strada seguita, come già detto in precedenza, da Nike con la Vaporfly 3 o da Hoka con la Cielo X1.
Durata massima stimata: 8
La tomaia rinforzata nei punti strategici, la schiuma dell’intersuola non estrema e il battistrada molto resistente rendono la durata (stimata) della Endorphin Pro 4 decisamente lunga. Una vita da scarpa racing di almeno 400km, per essere poi “degradata” prima per gli allenamenti più di qualità e poi quelli più lenti, fino a quando non perde tutte le sue caratteristiche protettive.
Prezzo ufficiale: 7
Il prezzo di listino è di 250 euro (come nella versione precedente) che, per un modello realizzato utilizzando mescole nobili e piastra in fibra di carbonio, è un buon compromesso. Dipende sempre poi con quale tipologia di super scarpa si va a confrontare.
Voto finale: 7,2
Con l’inserimento del modello Élite, Saucony ha dovuto rivedere la composizione di tutta la famiglia Endorphin. Se Élite è diventata la super scarpa racing top di gamma, la nuova Pro 4 ha assunto un ruolo intermedio: scarpa da gara per i runner meno veloci e scarpa da allenamento veloce per gli atleti più performanti, relegando allo stesso modo la nuova Speed 4 a modello per sedute di qualità per gli amatori e uscite lente per i più esperti (e facendo di fatto scomparire la Shift).
In definitiva possiamo riassumere la nuova Saucony Endorphine Pro 4 come un modello che si è aperto a un mercato più diffuso, sempre destinata alla gara, ma ad un raggio molto più ampio di atleti, grazie ai piccoli miglioramenti apportati a tutti i suoi diversi componenti.