Dopo un lungo weekend passato insieme tra le strade e i vicoli di Bari è arrivato il momento di raccontare cosa è stato per noi di The Running Club questa prima Bari Med Marathon. Una mezza maratona, e una dieci chilometri (competitiva e non) che ha raccolto gli oltre 1500 runner previsti e li ha visti correre (quasi tutti) sul lungomare della città nonostante la copiosa pioggia iniziata a cadere pochi minuti prima del via. Pioggia protagonista di tutto il fine settimana, ma che non ha fortunatamente frenato la voglia di essere parte di questo evento.
Per noi nordisti un clima quasi milanese (forse anche per questo ci siamo sentiti un po’ a casa) che invece ha sorpreso organizzazione e partecipanti abituati a temperature ben più solari e miti. Ma un’organizzazione tecnica e un tracciato che hanno permesso di regalare a tutti una giornata di sport densa di emozioni.
Il percorso della Bari Med Marathon
Il percorso di gara si è dimostrato decisamente veloce, nonostante i tre cavalcavia incontrati nei primi cinque chilometri. Il presidio stradale, soprattutto nella parte iniziale tra le vie del centro città, è sempre stato strutturato e ben organizzato, con vigili e volontari posizionati agli incroci precedenti al passaggio della corsa, che non hanno lasciato avvicinare le macchine al percorso di gara. Molto più semplice la gestione del lungomare, ma che anche in questo caso non ha presentato nessun intoppo.
La parte centrale di gara si è corsa interamente sulla terrazza che si affaccia sul golfo di Bari: un lunghissimo rettilineo che segue la costa e sfiora gli eleganti palazzi degli anni ’30 in stile liberty, città vecchia, il Castello svevo e il grandissimo porto.
Un leggero falsopiano, accompagnato da un po’ di vento che ha rallentato di qualche secondo il passo di tutti i partecipanti, diventando amico dopo il giro di boa, spingendo verso l’arrivo di Corso Vittorio Emanuele negli ultimi cinque chilometri di gara.
Un percorso apprezzabile sia da chi è alla ricerca del tempo di gara per un nuovo personal best, ma anche da chi vuole solo godersi una mattinata di corsa in compagnia del mare e di un discreto pubblico, posizionato soprattutto nella zona centrale del tracciato. Il grande tratto di andata e ritorno permette anche a tutti i partecipanti di godere dell’incitamento di amici e compagni (più lenti o più veloci) e scoprire in anteprima cosa succede nelle prime file di gara.
Un peccato, invece, non aver potuto godere appieno del post gara a causa della pioggia sempre più insistente caduta col passare delle ore e del freddo pungente che ha investito tutti i presenti, runner, organizzatori e pubblico (e creato qualche malcontento).
Noi ci siamo divertiti. Abbiamo passato un weekend intenso, correndo e incontrando molti di voi che ci seguono e che sono venuti a salutarci. Tanti li abbiamo visti e sentiti in gara incitarci, tanti ci hanno intrattenuto con i loro racconti e le tante domande.
Se siete curiosi di sapere come sono andate le nostre rispettive gare, ve le raccontiamo brevemente nel video di YouTube. Qui, invece, trovate le nostre tracce Strava della Bari Med Marathon (Andrea, Dario, Paolo… non dimenticate di mettere il follow!).
La Bari Med Marathon a Pasquale Selvarolo
Per la cronaca la Bari Med Marathon è stata vinta come da pronostico dal “runner di casa”, Pasquale Selvarolo, atleta delle Fiamme Azzurre originario di Andria, già vincitore della scorsa edizione della gara, che ha corso i primi chilometri insieme al nostro Andrea Soffientini, per poi allungare verso il finale. 1h07’04” il tempo finale per il pugliese allenato da Piero Incalza, secondo piazza per Andrea Soffientini, che ha concluso le sue fatiche non proprio soddisfatto in 1h11’08”, davanti a Gabriele Ponza (1h12’32”) terzo.
È stata invece Damiana Monfreda a tagliare per prima il traguardo della corsa femminile con un crono finale di 1h25’42”, precedendo Giacomina Miraglia (1h28’23”) seconda e Francesca Riti (1h29’01”) terza.
Nella 10K Factory Run primo posto per Abdessamad El Yaagoubi (32’56”), secondo gradino del podio per Domenico Farini (33’52”) e terza piazza per Angelantonio Calabrese (37’12”). Tra le donne prima a tagliare il traguardo Silvana Iania (44’28”) davanti a Valentina Sibilano (48’04”) e Francesca Donvito (48’34”).