Che la Saucony Triumph 21 fosse una scarpa che avrebbe stupito l’ho capito fin dal primo giorno che l’ho messa ai piedi: un modello dal feeling immediato per le corse di tutti i giorni, ma capace anche di sorprendere quando spinta un po’ più velocemente. Una calzatura in grado di adattarsi alle esigenze di ogni genere di podista, da quello più leggero e veloce, a quello più pesante e lento (qui trovate la recensione completa dopo i primi 150 chilometri).
Così, dopo aver portato le dirette concorrenti, Nike Invincible 3 e Asics Nimbus 25, oltre i 700 chilometri di utilizzo ed aver constatato un decadimento della reattività della mescola e soprattutto dell’ammortizzazione, ho deciso di portare anche le Saucony Triumph 21 fino a fine vita.
Triumph 21 mi ha sorpreso da subito: morbida, comoda e reattiva… una scarpa da lento che all’occorrenza si può spingere anche a velocità più sostenute. Pur non essendo la mescola top di gamma di Saucony, il PWRrun+ di cui è composta l’intersuola, anche grazie all’utilizzo della soletta super premium fatta dello stesso materiale, si è dimostrato una schiuma davvero formidabile, rendendo questa scarpa perfetta per tutte le corse lente, sia per i runner più leggeri che per quelli più pesanti.
Saucony Triumph 21 si è distinta anche grazie alla sua grande stabilità, data da una tomaia decisamente consistente, dalla comodità e fermezza della conchiglia nel tallone e da un’impronta a terra molto ampia; caratteristica che la rende perfetta per chi deve preparare una maratona e correre per tanti chilometri.
Dopo averci corso per circa 700km quello ho notato, al contrario di altri modelli dello stesso segmento, è come la risposta della scarpa, in ammortizzazione e reattività, sia praticamente rimasta invariata.
Ciò che invece si è decisamente deteriorato è il battistrada, arrivato davvero al suo limite, ma nonostante tutto non ho notato una particolare perdita di grip.
Anche l’intersuola porta i segni dei chilometri, soprattutto nella zona laterale della pianta, dove si possono notare dei piccoli frammenti di mescola staccati, un problema più estetico che funzionale.
Alla fine del suo ciclo di vita, della Triumph 21 non posso fare altro che confermare la sua grande qualità come compagna di allenamento: la posso tranquillamente inserire nella top 3 delle scarpe da allenamento che ho provato.
Un’ottima daily trainer, difficile da poter ancora migliorare… ma confidiamo nelle capacità di Saucony di mantenere morbidezza, reattività e ammortizzazione a livelli molto alti (sperando che eventuali variazioni non ne cambino troppo le caratteristiche).
Un ultimo accenno anche al rapporto qualità-prezzo, in questo caso un voto estremamente positivo, nonostante il prezzo di listino dica 190 euro (ma chiaramente Triumph 21, si trova anche ad un costo nettamente inferiore): tra tutti i modelli da corsa lenta-massima-ammortizzazione, è sicuramente quello che è durato per il maggior numero di chilometri senza perdere le sue caratteristiche primarie.
Se anche voi avete provato le Saucony Triumph 21 o se siete curiosi di indossarle, lasciate i vostri commenti sotto al video di YouTube o su tutti i nostri canali social.