La gamma Glycerin è un classico della famiglia di scarpe Brooks dedicata a chi corre su strada: una daily trainer che abbina semplicità a una corsa comoda anche per molti chilometri. A Brooks si rimprovera una mancanza di forte spinta all’innovazione nelle scarpe dedicate alle corse di tutti i giorni, ma questo è anche elemento apprezzato da molti podisti che vogliono ritrovare un’esperienza di corsa abituale quando acquistano una nuova scarpa.
Nella versione 21, al debutto in questi giorni, Glycerin mantiene la tradizione con alcune modifiche che la rendono ancora più piacevole ai piedi.
Come detto, Brooks Glycerin 21 è una daily trainer pensata per podisti neutri dal peso compreso entro gli 85kg, che ricercano una scarpa con intersuola non maxi quanto a spessore, ma che sia in grado di fornire una buona protezione. Grazie all’utilizzo della mescola DNA Loft v3, Glycerin 21 riesce nell’intento di essere una scarpa adatta alle corse lente di tutti i giorni, anche per molti chilometri, che offre un confort alto ma che allo stesso tempo aiuta sentire quello che avviene sotto i piedi senza il filtro di una intersuola troppo morbida.
Battistrada: 8
Il design del battistrada prevede un’ampia superficie ricoperta da gomma dura a due colori, ma con la stessa densità, con un pattern leggermente diverso da quello della versione 20. L’intersuola è esposta solo in alcuni punti orizzontali che attraversano il battistrada, oltre che posteriormente al centro, così da gravare meno sul peso: da segnalare lo spessore della gomma più dura, piuttosto elevato, che sulla carta dovrebbe permettere di garantire percorrenze molto elevate.
La presa su asfalto e sterrato asciutto è molto buona, mentre rimane discreto il grip sull’asfalto umido e vicino a zero gradi di queste mattine invernali. Nel complesso nessun particolare problema da evidenziare.
Ritengo che la tenuta nel lungo periodo sarà molto elevata: c’è tanta gomma dura a coprire quasi tutta la parte inferiore della scarpa, con le poche aree dell’intersuola a vista che non vengono impattate durante l’azione di corsa.
Intersuola: 7,5
Al pari del modello 20, anche in Glycerin 21 troviamo un’intersuola in DNA Loft v3: si tratta di una mescola in EVA trattata con l’integrazione di azoto che ne rende la risposta più morbida e reattiva rispetto a quella sperimentata con le scarpe Brooks dotate di intersuola in DNA Loft v2.
Brooks è intervenuta con un aumento dello spessore dell’intersuola di 2mm su tutta la superficie: lo strato di sola intersuola, senza tenere conto della gomma del battistrada e della soletta, passa dalle precedenti quote di 26-16mm alle attuali di 28mm nel tallone e 18mm nell’avampiede. Considerando gomma e soletta dobbiamo aggiungere circa 10mm ulteriori di spessore: sempre di 10mm è il drop complessivo della scarpa. Per dare un riferimento quanto a quote siamo a livello della Saucony Triumph 21, con qualche milliometro di meno rispetto a daily trainer maxi come Asics Gel-Nimbus 26 oppure Nike Invincible 3.
Il feedback nella corsa è molto valido: non è iper morbida come, ad esempio, lo ZoomX delle Nike Invincible 3, ma nel confronto con quella DNA Loft v2 delle Brooks Ghost Max si avverte immediatamente una risposta con maggiore rimbalzo e, a mio avviso, molto più gradevole. Interessante il design rocker della parte frontale, che aiuta nella transizione e fa percepire una corsa maggiormente di avampiede rispetto a quanto il drop di 10mm lascia immaginare.
Il comportamento su strada è molto particolare: si avverte che sotto il piede c’è tanta protezione, ma che la scarpa non è così morbida come altre daily trainer. In questo caso che sia meno ammortizzata non è assolutamente una accezione negativa: la scarpa risulta più stabile oltre a garantire una migliore sensazione di ciò che accade sotto i piedi. La sintesi è un connubio a mio avviso particolarmente indovinato: Glycerin 21 è una scarpa che da un lato non nasconde quello che sta avvenendo lungo la nostra strada, ma al contempo fornisce, per essere una daily trainer, una buona reattività e un elevato confort complessivo senza rinunciare alla protezione.
Tomaia: 7,5
La tomaia è costituita da un mesh doppio piuttosto robusto, fatto con una trama di tessuto fitta, ma che presenta varie piccole aperture per la traspirazione. La traspirabilità è molto valida in questo periodo invernale e di certo vanta una durata nel tempo molto elevata. La struttura si sviluppa lungo tutta la parte posteriore della scarpa, interrotta solo dal logo Brooks fatto di una gomma piuttosto rigida che conferisce stabilità nella parte laterale.
Nella parte anteriore la scarpa è spaziosa, molto più larga del modello Ghost Max: le dita si muovono molto bene e questo richiede di prestare attenzione all’allacciatura già dei primi due occhielli per serrare al meglio il piede.
Upper: 8
Glycerin 21 si caratterizza per occhielli delle stringhe che sono molto distanti tra di loro, sul piano orizzontale: è una scarpa pensata anche per chi ha un piede più spesso, quindi anche per podisti dal peso più impegnativo. I lacci sono identici a quelli di Ghost Max: fattura standard, leggermente elasticizzati e per questo facili da indossare dando la giusta pressione al piede per serrare senza opprimere.
La linguetta è piuttosto spessa e comoda, non fissata internamente alla soletta: non è mai stato complicato posizionarla al primo colpo, senza che durante l’azione di corsa si spostasse pure con lacci non serrati in modo forte. Anche in questo caso è pressoché speculare a quella di Ghost Max, risultando essere sempre molto comoda.
Il guscio del tallone è rigido, con uno sviluppo in altezza non particolarmente pronunciato: l’imbottitura interna è ampia e, nuovamente, garantisce un elevato confort durante la corsa, senza il manifestarsi di sfregamenti o irritazioni nella zona del tendine d’Achille.
Peso: 7,5
Glycerin 21 pesa 260 grammi nella mia taglia US 8 (41 in numero italiano), ben 15 grammi in meno rispetto ai 275 grammi di Brooks Ghost Max: vero è che l’intersuola di quest’ultima ha quote superiori quanto a spessore ma la mescola utilizzata in Glycerin 21, più pregiata, porta alla percezione di avere sotto i piedi qualcosa di più spesso. Il peso di Glycerin 21 è leggermente più ridotto di quello della versione 20 oltre ad essere nella media con quello delle altre daily trainer non maxi presenti sul mercato e la percezione durante la corsa è quella di avere ai piedi una scarpa leggera.
Comfort: 8
Glycerin 21 è una scarpa confortevole, che non affatica particolarmente, sia a livello muscolare, sia i piedi. Ho corso un allenamento di corsa lenta di 25km al termine di una settimana impegnativa nella quale ho aumentato il volume complessivo, arrivando particolarmente stanco a quella giornata. Durante l’uscita non ho avuto problemi di eccessivo affaticamento e la mattina dopo, al risveglio, di piccoli dolori muscolari: è così che dovrebbe comportarsi una daily trainer al termine di una settimana con tanti chilometri.
Ho apprezzato la larghezza della parte anteriore e in generale il confort di linguetta e guscio del tallone; la stringatura un po’ più ampia dello standard può richiedere un po’ più di lavoro a chi ha il piede particolarmente affusolato, ma una volta trovato il giusto bilanciamento non si hanno problemi.
Protezione: 8
Pur essendo una scarpa per podisti neutri Glycerin 21 vanta una stabilità superiore alla media, caratteristica che la rende consigliata anche a coloro che hanno una lieve pronazione, sia congenita sia che si manifesta durante le lunghe distanze e perdono il bilanciamento per via della fatica accumulata. L’intersuola morbida ma non troppo cedevole, unita alla geometria della costruzione, aiutano non poco.
Glycerin 21 ha una base piuttosto ampia non solo nella zona anteriore ma anche al posteriore, caratteristica comune alle Ghost Max: questo aiuta nella stabilità, senza diventare un impedimento, quando la distanza si allunga e si tende ad assumere una postura di corsa non così efficace.
Durata massima stimata: 8
La scarsa usura del battistrada al termine dei miei test lascia immaginare che questo componente non presenterà problemi anche con percorrenze molto elevate. Discorso simile vale per la tomaia, che ha una costruzione molto robusta non ideale quanto a traspirabilità, ma di certo ottima per percorrere tanti chilometri.
L’intersuola in DNA Loft 3 è con azoto infuso, soluzione che, come abbiamo visto sopra, garantisce una risposta molto piacevole durante l’azione di corsa. Lo spessore non eccessivo dell’intersuola credo possa giocare a favore anche in termini di durata nel tempo, garantendo una risposta che si manterrà stabile senza bruschi cali in termini di capacità di ammortizzazione e di ritorno di energia arrivati ad una percorrenza attorno ai 500km. Per questo motivo stimo che non sarà difficile, per la maggior parte dei podisti, raggiungere una percorrenza di 700km, se non superiore.
Rapporto qualità/prezzo: 7
Glycerin 21 viene proposta ad un prezzo ufficiale di 180 euro, cifra identica a quella richiesta per il modello Glycerin 20 al debutto lo scorso anno. E’ una cifra importante ma leggermente inferiore rispetto a daily trainer premium della stessa categoria. Riparametrando il prezzo a quanto richiesto per le concorrenti e tenendo conto delle caratteristiche costruttive di questa scarpa, ritengo che il listino ufficiale sia abbastanza adeguato nel complesso, offrendo in ogni caso margine per sconti così come avviene abitualmente al debutto di una nuova calzatura da corsa.
Voto finale: 7,7
Ero molto curioso di provare una scarpa Brooks dotata di intersuola in DNA Loft v3 e Glycerin 21 non mi ha di certo deluso: è una daily trainer che protegge, molto confortevole ma con una corsa che sento di definire classica e tradizionale volendo dare con questi aggettivi una connotazione positiva.
Per chi vuole una scarpa per le corse di tutti i giorni che abbia una delle intersuole moderne più votate alla morbidezza, Glycerin 21 rappresenta una scelta indubbiamente molto valida, senza però peccare di stabilità come avviene per molte daily trainer dalla struttura più maxi. La scelta di Brooks è di fornire un prodotto che segue la tradizione ma che al contempo si apre ad uno stile di scarpa che è stato reso sempre più popolare negli ultimi anni.
Le consiglio per le uscite di tutti i giorni a podisti sino a 85Kg di peso, per ritmi che sono quelli della corsa lenta tra 6′ al km e 4’30” al chilometro per gli atleti più veloci. La loro struttura permette di utilizzarle anche su ritmi un po’ più sostenuti, volendo anche portandole al medio: non le consiglio per lavori strutturati come ripetute per gli atleti più evoluti, mentre per chi corre da poco tempo possono rappresentare una scarpa tuttofare adatta a ritmi diversi. Promosse anche per le lunghe distanze, anche quale scarpa da lungo nella preparazione di mezze maratone e maratone.