Via Olympus è la scarpa massima ammortizzazione di Altra, modello che si differenzia dalle sue sorelle da corsa lenta per un’altezza dal suolo davvero importante rispetto alle altre proposte dell’azienda americana. Sono 33 i millimetri di spessore dell’intersuola, costanti tanto nel tallone come nell’avampiede in quanto la scarpa è una zero drop.
In questa seconda versione, che giunge sul mercato circa un anno dopo il primo modello, è consigliata agli atleti che hanno un peso importante anche sopra i 75 kg e per chi ha un appoggio neutro o lievemente pronatore. Grazie all’intersuola più morbida di quella del modello precedente Via Olympus 2 sono indicate anche ad atleti più leggeri, ma il meglio lo offrono a quei podisti più massicci proprio per via delle loro caratteristiche costruttive. L’utilizzo di riferimento è quello delle corse lente e rigeneranti di tutti i giorni.
Battistrada: 7
Il battistrada di queste Via Olympus 2 è lo stesso delle altre scarpe Altra, che già abbiamo avuto modo di apprezzare in svariate occasioni: grip sempre ideale su asciutto come sul bagnato. Nelle corse su pista bianca però è da segnalare che nei disegni della suola si incastrano spesso dei sassolini, problema molto fastidioso.
Intersuola: 6,5
L’intersuola è in schiuma EGO MAX, la mescola proprietaria di Altra di fascia più alta. E’ la stessa adottata nel modello Via Olympus 1 ma nell’implementazione di questa seconda versione risulta essere più morbida e comoda. Questo ci permette di utilizzare la scarpa anche per le corse più lunghe senza che il piede si stanchi eccessivamente, risultando maggiormente gradevole anche per quegli atleti che non fossero maxi come peso e che con il modello 1 si lamentavano di una eccessiva rigidità. Attenzione a non lasciarla fuori al freddo perché l’intersuola tende a perdere morbidezza, affaticando il piede nella corsa.
Tomaia: 7,5
La tomaia è in mesh tecnico traspirante molto robusto, destinato a tenere il passo del tempo. La calzata è molto comoda, grazie all’ampio spazio presente per l’avampiede come da tradizione del resto per le scarpe di casa Altra: al termine dei 150km del test per la recensione non si evidenziano abrasioni o sfregamenti, con il piede che è sempre rimasto ben saldo all’interno della scarpa.
Upper: 7,5
L’upper come la tomaia rimane molto classico nel design e nel complesso è ben costruito. I lacci sono lunghi il giusto, la linguetta è imbottita per donare maggiore comfort come la zona del tallone, che presenta anche una conchiglia dura per nulla invadente. L’allacciatura è molto stabile grazie anche ai rinforzi sugli occhielli e permette di stringere forte i lacci senza comprimere troppo il collo del piede.
Peso: 6
Il peso di questa scarpa è importante come giusto che sia: siamo poco sopra i 300 grammi nella misura US 9,5, quella che utilizzo. Questo è dovuto da una mescola abbastanza tradizionale e dalla tanta quantità di schiuma e dalla tomaia classica in tessuto.
Comfort: 6,5
Rispetto al modello precedente la scarpa risulta essere molto più confortevole: l’impatto con il terreno è molto più morbido e durante la corsa si ha la percezione che il drop zero sia quasi meno netto di quanto si percepisca con altre scarpe dell’azienda americana. Questo rende Via Olympus 2 una scarpa adatta anche alle corse lente di lunga distanza.
Protezione: 8
Via Olympus 2 è una scarpa che esce dai tradizionali canoni di Altra, pensata per soddisfare le necessità dei runner più pesanti che ricercano una scarpa zero drop. Il risultato è stato indubbiamente ottenuto grazie all’intersuola spessa, rispetto a quella tipica delle altre scarpe zero drop, alla impronta larga che dona stabilità e alla tomaia che è robusta e non fa muovere il piede.
Durata massima stimata: 8,5
Credo che con Via Olympus 2 sia possibile aggirarsi intorno ad una percorrenza di 800 km e non mi scandalizzerei se qualcuno la portasse anche a 1000/1200 km in quanto la mescola dell’intersuola non sembra neanche usata anche dopo i 150 km. Il battistrada ha subito una leggera usura ampiamente all’interno di quello che ci si deve aspettare da una percorrenza di questo tipo. In generale è una scarpa che sulla carta ha una durata superiore rispetto a quella attesa dalle scarpe concorrenti dotate di una tomaia più fine e di schiume magari più reattive ma che perdono le proprie caratteristiche dopo una percorrenza inferiore.
Prezzo ufficiale: 5
Il prezzo di listino è pari a 170 euro, cifra inferiore di una decina di euro rispetto a quello delle scarpe concorrenti pensate per gli atleti dal peso più importante. C’è però da segnalare che la mescola dell’intersuola non è premium come quella di altre calzature: un prezzo più contenuto avrebbe reso questa scarpa maggiormente invitante per chi non ha mai utilizzato in precedenza calzature del marchio Altra e vuole iniziare a sperimentare con scarpe zero drop.
Voto finale: 7
La scarpa in generale è ben fatta, con una serie di modifiche rispetto alla versione 1 che la rendono ancora più interessante e gradevole nella corsa. Le poche modifiche a livello di intersuola ne hanno cambiato di molto il comportamento di corsa, ora più confortevole e adatta a podisti che non necessariamente devono essere oversize.
Nel complesso l’ho trovata molto buona per le uscite di corsa lenta, ma per atleti più leggeri il peso importante e la struttura complessiva ne limita l’utilizzo a ritmi più svelti. Per chi invece pesasse di più rappresenta un’ottima scelta, soprattutto per chi ha una meccanica di corsa più votata alla corsa in avampiede.