Quarta edizione per la Asics Novablast, modello che rientra a pieno titolo nella categoria delle daily trainer, ma che fin dalla sua prima uscita aveva sorpreso il mondo degli appassionati di corsa per la sua estrema versatilità. Si tratta, infatti, di una scarpa in grado di rivestire più abiti, adatta tanto alle uscite più lente e rigeneranti come ai lavori più impegnativi, a ritmi voleci come quelli della corsa media e delle ripetute.
Sulla carta Novablast 4 è quindi una scarpa ad ampio spettro, che nell’armadio del podista appassionato può sostituire una scarpa da lento e quella da lavori più veloci riuscendo a mantenere un bilanciamento complessivo molto valido. Ci ho corso per circa 175km, un po’ di più di quelli che tipicamente riserviamo per le recensioni delle scarpe: mi sono piaciute molto e ho voluto per questo motivo valutarle ulteriormente con qualche allenamento in più.
Mi hanno accompagnato per due lunghi, rispettivamente da 28km e 30km, oltre a varie uscite più brevi nelle scorse settimane durante una serie di viaggi all’estero. Si sono dimostrate come scarpe molto ben bilanciate proprio lontano da casa, quando avere una sola calzatura implica doversi adattare in base al tipo di allenamento che si vuole fare: Novablast 4 si è rivelata essere una scarpa ideale in questo senso, con la quale poter correre sia corse lente e di recupero che uscite più brillanti.
Battistrada: 7+
Nella versione 4 di Novablast il battistrada rimane di fatto invariato, nel design, rispetto ai precedenti modelli. Asics ha scelto di integrare una struttura in gomma molto dura su tutto il perimetro esterno, lasciando l’intersuola a vista nella parte centrale protetta da un incavo nella parte posteriore e da una ulteriore placca di gomma più dura al centro. Il risultato è un battistrada che garantisce buona durata nel tempo senza però essere sovradimensionato.
Il grip su fondo asciutto è sempre stato molto buono nel corso delle mie uscite di allenamento. Gli incavi presenti nel battistrada, inoltre, hanno dimensioni che non fanno correre il rischio che piccoli sassi o detriti possano incastrarsi al loro interno. Meno buono il grip su fondo bagnato tipico della stagione invernale.
Intersuola: 8
Asics ha scelto la mescola FFBlast+ Eco per Novablast 4, la stessa adottata per le nuove Gel-Nimbus 26 e che caratterizza un po’ tutte le più recenti calzature dell’azienda giapponese pensate per le uscite di tutti i giorni (l’azienda sottolinea che il 20% di questo materiale è stato ottenuto attraverso fonti riciclate).
Le quote dell’intersuola parlano di un’altezza di 41,5mm nella parte posteriore e di 33,5mm in quella anteriore, per un drop di 8mm: si tratta, nella parte posteriore, dello stesso spessore delle Gel-Nimbus tanto in edizione 25 come 26 e un valore che rende queste scarpe non legali nell’utilizzo nelle gare su strada (tetto massimo 40mm) secondo World Athletics. La versione donna ha lo stesos drop, con l’intersuola più bassa di 1mm rispetto alla declinazione da uomo.
Il feeling durante la corsa è decisamente piacevole: si avverte chiaramente il notevole spessore dell’intersuola, sia per chi corre di tallone sia per chi invece ha una corsa sull’avampiede e il mesopiede, con un ritorno di energia percepibile e gradevole. La scarpa non è però troppo morbida in assoluto e questa è una delle sue qualità migliori: riesce infatti a coniugare due anime, quelle della scarpa adatta alle uscite a ritmo più lento e rigeneranti, e al contempo garantire un boost di reattività quando si incrementa il ritmo spingendosi a quelli del medio e delle ripetute.
Tomaia: 7
Novablast 4 utilizza una tomaia a singolo strato dalla costruzione piuttosto robusta e da un livello di traspirabilità che potremmo definire medio: sono presenti alcuni fori nella parte anteriore che aiutano la traspirabilità ma nel complesso, così come per la mia precedente esperienza con le Novablast 2, ritengo vi siano soluzioni più indicate quando le temperature raggiungono livelli molto alti.
Ho potuto correrci sino a circa 25°C di temperatura ambiente senza particolari problemi: a valori più elevati la loro traspirabilità, soprattutto per chi suda molto, potrebbe rivelarsi essere insufficiente. Nessun problema con i climi più freddi. Sono presenti alcune trame di rinforzo nella parte frontale della maglia e tutto il design grafico è stato implementato attraverso una colorazione della trama del materiale e non applicando inserti in plastica.
Upper: 7
I lacci di forma rettangolare non mi hanno mai dato alcun problema, grazie anche agli occhielli rinforzati con un profilo in gomma e a un struttura ben dimensionata. La linguetta è piuttosto sottile, con fori di areazione nella parte laterale e fissata a entrambi i lati della tomaia: ha un minimo strato di materiale al proprio interno ma il confort complessivo è sempre stato valido, grazie anche al fatto che non tende a spostarsi durante l’avanzare dei chilometri.
La conchiglia posteriore è piuttosto dura, con un ridotto margine di movimento anche nella parte più alta: blocca bene il tallone e lavora in abbinamento alla parte posteriore dell’intersuola che fuoriesce con uno sbalzo posteriore pensato per aiutare nell’appoggio chi corre appoggiando di tallone. L’imbottitura interna non è morbidissima ma ben sagomata, anche in questo caso capace di garantire un buon confort complessivo.
Peso: 8
Nel mio numero 8 US, corrispondente a quello 41 in taglia italiana, le Novablast 4 hanno un peso di 240 grammi. A titolo di confronto le mie vecchie Novablast 2, stesso numero, pesano 15 grammi in più, mentre il valore delle ultime arrivate è pressoché coincidente a quello delle Hoka Clifton 9. Restando in casa Asics troviamo, a titolo di confronto, sempre nel numero 8 US le Gel-Nimbus 25 a 273 grammi e le nuove Gel-Nimbus 26 a 284 grammi, mentre le Gel-Nimbus 25 sono più vicine con i loro 250 grammi, peso coincidente con quello delle New Balance 1080 v13. Altre scarpe comparabili presentate in commercio negli ultimi mesi sono le Saucony Trumph 21 con 266 grammi e le Brooks Ghost Max con 275 grammi.
Novablast 4 sono scarpe leggere in termini assoluti per la categoria nella quale rientrano, e che trasmettono questa sensazione anche durante la corsa nonostante l’abbondante intersuola.
Comfort: 8+
Novablast 4 non è una scarpa ultramorbida, con quelle intersuole estremamente cedevoli di tante scarpe di ultima generazione destinate alle corse più lente e rigeneranti. Questo è però una delle sue prerogative: è una scarpa con tanta intersuola, che assicura un elevato confort senza diventare al contempo “toppo morbida”.
E’ per questo motivo che ben riesce nel connubio quasi impossibile di garantire un elevato confort nella corsa e al contempo permettere di spingere un po’ di più su ritmi più vicini al medio, alle ripetute e al fartlek. Una scarpa poliedrica che si indossa molto volentieri per uscite lunghe anche a ritmo sostenuto come per le uscite più lente e rigeneranti.
Novablast 4 è quindi una scarpa molto confortevole, con però un’attenzione: la parte anteriore non è così ampia, caratteristica che del resto ho ritrovato in altre scarpe recenti dell’azienda giapponese, al punto da suggerire un mezzo numero in più rispetto a quello a cui siete abituati per avere quel poco di margine in più che possa garantire una calzata ancora più comoda.
Protezione: 7,5
Novablast 4 è una scarpa neutra, pensata per podisti che non hanno problemi di iperpronazione o al limite che supinano. La base anteriore è molto ampia e questo conferisce maggiore stabilità: sembra quasi in questo contribilanciare la parte superiore che davanti è un po’ strettina. Bene anche la parte posteriore, leggermente più ampia rispetto alla mia vecchia Novablast 2: la scelta di Asics di mantenere un battistrada che nella parte posteriore si estende ben oltre il tallone aiuta chi appoggia principalmente con questa parte del battistrada, facilitando la rullata.
Non è una scarpa che consiglierei agli atleti che soffrono di forte iperpronazione, mentre per coloro che cedono d’interno con l’avanzare dei chilometri senza però esasperare questo movimento credo Novablast 4 possa rappresentare una opzione interessante per le uscite di allenamento non eccessivamente lunghe (entro i 20km).
Durata massima stimata: 7,5
Con il mio precedente paio di Asics Novablast 2 sono giunto ad una percorrenza di 470km senza alcun tipo di problema: battistrada con ancora una gran quantità di gomma a disposizione, intersuola che non mostrava problemi di cedimento e tomaia perfettamente integra. La costruzione complessiva delle nuove Novablast 4 mi porta a pensare che anche queste ultime siano costruite pensando ad una durata nel tempo elevata.
Come segnalato in precedenza il battistrada è ben ricoperto da gomma mentre la tomaia è robusta; da verificare il comportamento dell’intersuola FFBlast+ con percorrenze oltre i 600km ma per un podista entro i 75Kg di peso non vedo problemi a superare di slancio questa percorrenza spingendosi, se lo vuole, anche ben oltre.
Rapporto qualità/prezzo: 8
Novablast 4 entra in commercio con un prezzo ufficiale di 150 euro, cifra che in un mercato che ha registrato degli incrementi nei listini generalizzati mi pare essere un buon valore complessivo. Riparametrato poi alle caratteristiche di questa scarpa ne emerge un rapporto qualità/prezzo indubbiamente convincente: come nel passato la gamma Novablast riesce a coniugare un prezzo accessibile a tanta qualità nella costruzione e nel comportamento generale della scarpa.
Voto finale: 7,6
Nella versione 4 Asics Novablast mantiene le caratteristiche tecniche che l’hanno resa una scarpa amata da molti podisti: la sua capacità di adattarsi facilmente a ritmi diversi la rende una delle soluzioni preferibili per chi vuole correre anche solo con una scarpa, o comunque ne cerca una adatta alle corse lente che si possa ben adattare anche a lavori a ritmo un po’ più impegnato.
Nella gamma di soluzioni Asics questa scarpa è posizionata, quanto a ritmi, come una soluzione più veloce nel complesso del modello Cumulus 25 e delle Gel-Nimbus 25 (o le nuove Gel-Nimbus 26 da poco presentate): un abbinamento con queste due scarpe risulterebbe a mio avviso sovrabbondante, vista la capacità di Novablast 4 di ben accompagnare anche nei ritmi più lenti.
A chi è consigliata? Ritengo sia una scarpa che possa andare bene per podisti sino agli 85Kg di peso, per via del notevole spessore dell’intersuola e delle caratteristiche tecniche complessive.
I ritmi sono piuttosto ampi: vanno da quelli della corsa lenta, anche di quella rigenerante, spingendosi sino al medio e alle ripetute soprattutto se il peso del podista in questione è verso il limite alto degli 85Kg mentre per chi pesa di meno queste Novablast 4 sono scarpe sempre adatte a tutti i ritmi ma che è bene affiancare ad altre più reattive e veloci per i ritmi di allenamento più spinti e per le gare.
Ad un prezzo di 150 euro, con un peso contenuto rispetto alle concorrenti, Novablast 4 conferma la tradizione di questa gamma di scarpe Asics: è un modello che si adatta facilmente ad usi diversi, dalla corsa lenta ai ritmi più svelti, garantendo un ottimo confort complessivo. Un mix difficilmente replicabile per una scarpa che non eccelle in nessun aspetto specifico, ma va estremamente bene sotto tutti i punti di vista.