Quando nel settembre 2019 Eliud Kipchoge ha infranto la barriera delle 2 ore, la maratona è cambiata per sempre. Ai suoi piedi c’era il primo prototipo di Nike Alphafly Next%, il modello che avrebbe rivoluzionato il mondo delle scarpe da corsa, dando vita a quella che oggi definiamo super scarpe. Quattro anni dopo, con ai piedi l’evoluzione di quella Nike, l’Alphafly 3, Kelvin Kiptum ha stabilito il nuovo record mondiale della maratona con lo stratosferico tempo di 2h00’35” alla maratona di Chicago; Sifan Hassan ha vinto al suo debutto sui 42K a Londra, correndo poi la seconda maratona femminile più veloce di tutti i tempi (sempre a Chicago); Eliud Kipchoge ha trionfato per la quinta volta alla maratona di Berlino. Risultati stratosferici, prodotti straordinari, che fanno pensare che le Alphafly possano davvero fare la differenza, ma solo ai piedi di chi sa farle volare.
Così non la pensa Nike che, con la terza evoluzione della calzatura, ha voluto rendere più “umana” questa scarpa e trasformarla per farla diventare alla portata di tutti i runner, come ha spiegato il Senior Product Director of Nike Running Footwear, Bret Schoolmeester: “Non volevamo più solo una scarpa ad esclusivo utilizzo degli atleti d’élite, quindi abbiamo lavorato per perfezionare il cuore dell’Alphafly e renderlo più adatto a tutti coloro che hanno il sogno di conquistare un nuovo personal best, soprattutto in maratona”. Il risultato, oggi, è di avere a disposizione una scarpa completamente rivoluzionata rispetto alla linea e alle tecnologie che l’hanno caratterizzata nelle precedenti edizioni: più leggera (218gr nella taglia 10US e 44EU), più stabile, più confortevole e più “facile da spingere”.
Premetto che questa non vuole essere una recensione della nuova Nike Alphafly 3, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa annunciata dalla casa madre in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
La nuova Nike Alphafly 3
La nuova Nike Alphafly 3 presenta un sistema propulsivo decisamente innovativo, formato da una combinazione brevettata di unità Air Zoom, schiuma ZoomX e una piastra in carbonio Flyplate. A differenza di quel che si potesse pensare, e al contrario dalla linea perseguita da altri brand, la terza edizione della Alphafly è però decisamente meno estrema dei modelli precedenti.
Il miglioramento nella transizione è garantito da un’intersuola non più divisa in due parti, una anteriore e una posteriore, ma realizzata in pezzo unico (drop 8mm con altezza al tallone inferiore ai 40mm), per offrire un movimento della rullata più fluido, indipendente dal ritmo di ogni runner. Intersuola che presenta la stessa schiuma ZoomX ad alta densità e garantisce sempre un’ammortizzazione leggera anche con il passare dei chilometri. Il tutto completato da una nuova suola Fast Shot che assicura una trazione e un’aderenza ottimali.
Il ritorno di energia è fornito da due doppie unità Nike Air Zoom nell’avampiede, che ammortizzano l’impatto con la strada e restituiscono energia, lanciando il runner verso il passo successivo. In più, un’ampia piastra in fibra di carbonio Flyplate disposta su tutta la lunghezza del piede garantisce una corsa propulsiva e stabile.
Il comfort è stato migliorato grazie a una nuova conformazione dell’arco plantare, che riduce lo sfregamento su tutto il piede e creando una nuova fodera per supportare il profilo più basso. Anche la nuova tomaia Atomknit 3.0 offre un migliore contenimento del piede, traspirabilità e sostegno del mesopiede grazie a un design leggero e traspirante. Infine, il sistema di allacciatura ridisegnato permette una calzata più morbida sulla parte superiore del piede, integrando le asole nella tomaia Atomknit 3.0.
Nike Alphafly 3 sarà in vendita a 309,99 euro su nike.com, sull’app Nike e in selezionati negozi specializzati a partire dal 4 gennaio 2024, nell’iconica colorazione Prototype, con una silhouette completamente bianca e tocchi di colore che evidenziano le doppie unità Air Zoom nell’avampiede, un numero di test di usura dell’atleta (20820-4) sull’intersuola laterale e V62 sulla tomaia Atomknit, a indicare la quantità di iterazioni della tomaia. E noi non vediamo l’ora di provarla…