Alzi la mano chi non si è mai trovato in difficoltà, almeno le prime volte, nello scegliere la giusta taglia di un paio di scarpe da corsa. Troppo larga, troppo stretta, troppo lunga… tante variabili che non è sempre facile decifrare, neanche quando ci si trova in un negozio specializzato insieme a un commesso che suggerisce quale sia la scelta migliore da fare.
Come se non bastasse la difficoltà intrinseca della scelta, anche i brand ci mettono del loro per complicarla ancora di più, utilizzando riferimenti diversi tra marchio e marchio e a volte anche tra modelli differenti della stessa casa produttrice.
La prima cosa da sapere quando si sceglie un paio di scarpe da corsa è che la calzatura deve vestire abbondante perché, durante l’attività fisica, il piede tende ad aumentare di volume, sia in lunghezza che in larghezza. Quindi decidere di utilizzare la stessa taglia delle scarpe che si indossano quotidianamente non è la cosa corretta da fare.
In molti negozi specializzati vengono utilizzati degli strumenti per misurare la lunghezza del piede che restituiscono una misura in centimetri, un buon punto di partenza. Ma di quanto, poi, aumentare la misura nel momento della scelta della scarpa? Non esiste una risposta standard che vada bene per tutti i runner, anche perché ogni persona ha una conformazione del piede differente, un’abitudine di calzata personale e un modo di correre sempre diverso. Anche solamente lo spessore della calza che normalmente si utilizza durante corse e allenamenti può fare la differenza (a proposito, quando andate in negozio, non dimenticate di portarla con voi!).
Come districarsi quindi in mezzo a tutto questo caos, sia per chi si trova di fronte alla scelta di una scarpa da corsa per la prima volta, ma anche per chi volesse passare da un brand ad un altro? Questo il metodo suggerito da The Running Club…
Osservando le etichette presenti sulle scatole e sulla linguetta delle scarpe, è inoltre possibile conoscere la taglia di ogni modello secondo le diverse misurazioni di riferimento in vari Paesi: US (misura standard degli Stati Uniti), UK (misura standard della Gran Bretagna), EU (misura standard europea), in centimetri (CM) e in alcuni casi anche con riferimento ad altre zone come Cina (CN) o Giappone (JPN). Il grosso problema è che, spesso, queste taglie, non corrispondono tra di loro e la reale misura varia in base al Paese di riferimento e di produzione. E, per complicare ulteriormente le cose, alcuni brand inseriscono anche taglie intermedie diverse dal “mezzo numero”, utilizzando 1/3 e 2/3.
Come scegliere la giusta taglia della scarpa da corsa
Una volta scelto il modello che volete provare, scegliete un numero di taglia in più rispetto a quello che fareste con una scarpa da indossare tutti i giorni, prendendo come riferimento la lunghezza in centimetri o il numero US. Ad esempio, se normalmente calzate una EU43, che corrisponde a una US9 e a 27cm, provate un US10/28cm.
A questo punto fate un semplice test: calzate la scarpa slacciata e spingete il piede bene verso la punta; se riuscite a inserire l’indice (meglio ancora il pollice) nello spazio tra tallone e parte posteriore della acarpa, allora la misura è quella corretta. Se lo spazio fosse troppo o troppo poco, provate mezza misura in meno o in più dello stesso modello e ripetete il test, fino a trovare la misura corretta.
Una volta scelta la giusta taglia e allacciata la scarpa correttamente (guarda qui come fare nel modo giusto), lo spazio che si sarà creato nella parte anteriore della calzatura permetterà alle dita dei piedi di non toccare in punta ed evitare spiacevoli fastidi dovuti a vesciche e unghie nere. Se, con la scarpa allacciata, doveste riuscire a togliere il piede senza sciogliere il nodo, provate mezza misura in meno.
Trovata la vostra taglia, il numero in centimetri o il numero US è sempre quello a cui fare riferimento (nel 99% dei casi) per le scelte successive. Un’eccezione potrebbe essere quella della scelta di scarpe per l’ultramaratona o per l’ultratrail, gare in cui il piede tende a volte ad ingrandirsi ancora maggiormente per la gran quantità di ore passate sulle gambe: in questo caso, mezzo numero in più potrebbe essere la scelta più corretta.