Uno dei gesti più naturali e istintivi che facciamo ogni giorno prima di uscire di casa, e che abbiamo imparato fin da quando eravamo bambini, è quello di allacciarci le scarpe. Un nodo o un doppio nodo, magari fatto velocemente perché siamo in ritardo e poi via verso il lavoro e gli impegni della giornata.
Ma quando si tratta di correre, ogni dettaglio è importante, anche il più piccolo… come quello di stringere i lacci nelle nostre amate scarpe. Un gesto banale, che abbiamo fatto e rifatto migliaia di volte. Eppure, non tutti lo fanno nel modo corretto. Se soffrite spesso di dolori muscolari, soprattutto alla zona dei polpacci o del tibiale, se vi capita di avere problemi tendine, la prima cosa a cui prestare attenzione potrebbe essere proprio questa: come vi allacciate le scarpe?
Attenzione alle scarpe troppo larghe
La prima cosa a cui prestare attenzione è il “gioco” del piede all’interno della scarpa: se riuscite a togliere le scarpe da corsa senza slacciarle, allora vuol dire che non le avete allacciate nel modo corretto e le avete lasciate troppo larghe.
Quanto stringere le scarpe da corsa e come fare il nodo
Per stringere le scarpe da corsa nel modo giusto i passaggi sono tre: tirare bene la linguetta verso l’alto (1); stringere i lacci, tirando tutti i passaggi tra i passanti sul collo del piede, facendo aderire molto bene la tomaia (2); legare le stringhe, facendo il classico fiocco o il doppio nodo, se si vuole evitare che si slaccino inavvertitamente durante la corsa (3). Se le avete strette nel modo corretto, il “gioco” sia all’altezza della caviglia che attorno al piede, risulterà quasi inesistente. E chiaramente, non dovrete riuscire a togliere le scarpe senza prima averle slacciate.
Il metodo alternativo
Esiste un metodo alternativo per allacciare le scarpe da corsa andato di moda qualche anno fa, quando sui social hanno iniziato a girare i primi video tutorial. Si tratta di un modo che prevede l’utilizzo degli ultimi due occhielli che si trovano in quasi tutte le scarpe da running, normalmente mai sfruttati, e serve per tenere la scarpa molto più salda alla caviglia.
Se volete provarlo fate in questo modo (guarda il video): prendete l’estremità della stringa fuoriuscita dal penultimo occhiello e inseritela dall’esterno verso l’interno nell’ultimo occhiello, prima su un lato poi sull’altro; poi, incrociatela sul lato opposto, facendo passare l’estremità nell’asola che si è creata tra stringa e scarpa; infine, legate le due estremità come consuetudine e fate il nodo.
La sensazione che avrete è quella di una iniziale minore mobilità alla caviglia e il piede un po’ costretto, per la grande aderenza della scarpa. Questo metodo sembra aiuti anche la scarpa a slacciarsi meno facilmente dato che il nodo viene sollecitato meno, grazie alla pressione dovuta al movimento esercitata sui due occhielli laterali.
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