È una delle più iconiche maratone presenti nel calendario italiano, da sempre organizzata nell’ultima domenica del mese di ottobre. La maratona di Venezia o Venicemarathon conduce lungo un percorso che parte di fronte alla Villa Pisani, in località Stra, portando fino al centro di Venezia, percorrendo la Riviera del Brenta sino a Marghera e da qui raggiungendo Venezia lungo il ponte della Libertà.
Un percorso carico di storia e molto affascinante, di fatto privo di dislivello altimetrico di rilievo, ma che presenta alcuni punti potenzialmente più difficoltosi per il podista.
La prima parte è in effetti tanto bella quanto semplice per chi corre: partendo da Stra si scorre lungo la Riviera del Brenta, incontrando gli abitati di Dolo (km 5) e Mira (km 11) lungo una strada che presenta poche e dolci curve e che vede a bordo strada la presenza di pubblico ad incitare i concorrenti. Al km 15 si giunge all’abitato di Oriago, dal quale si prosegue sino al passaggio alla mezza maratona che è posizionato alle porte di Marghera.
Arrivati a questo punto il percorso cambia, quantomeno per l’aspetto paesaggistico: terminata la Riviera del Brenta, con le sue ville e la ricca vegetazione ai lati della strada, entriamo in Marghera con un ambiente ben più cittadino e industriale che ha il vantaggio di continuare a presentare strade rettilinee con poche curve, sempre con molto pubblico pronto ad incitare i podisti.
Appena superato il km 24, la prima leggera deviazione: ci attende il sottopassaggio della ferrovia, con il GPS che perderà il segnale portandoci ad una indicazione errata del tempo di percorrenza di quello specifico km. Ricordatevi di sfruttare come riferimento i cartelli della distanza posizionati dall’organizzazione.
Si arriva a Mestre, sempre mantenendoci nel contesto cittadino tra vie con palazzi e tanta gente ai lati della strada che applaude: qualche curva, ma percorso che rimane complessivamente filante portandoci in direzione Parco San Giuliano, dove il giorno prima della partenza avremo ritirato il pettorale della gara.
Al Parco San Giuliano si arriva al km 29 attraversando un primo ponte, primo vero ostacolo del percorso: qui c’è da prestare attenzione in quanto a questa distanza nella maratona si inizia ad avvertire una certa fatica. Si corrre nel parco per circa 2,5km, con un percorso un poco tortuoso ma non difficile: in uscita un cavalcavia da affrontare anche in questo caso con attenzione evitando di andare in fuorigiri per poi immettersi sul ponte della Libertà. Venezia si staglia davanti a noi, in linea d’aria a circa 4,5km di distanza, ma è un miraggio: siamo al km 32 e qui inizia la parte più difficile della gara.
Il ponte ci avvicina a Venezia, ma sembra non finire mai: la stanchezza si fa sentire e potremmo anche essere un po’ frenati dal vento contrario. Arrivati alle porte di Venezia al km 37, il percorso prosegue in piano per circa 1,5km scorrendo accanto al canale ma senza di fatto farci vedere il mare. Al km 38,5 spuntiamo in laguna, con una visione che lascia a bocca aperta pur con la stanchezza della distanza percorsa. Nei chilometri successivi correremo accanto al canale della Giudecca e a quello di San Giorgio, superando i ben noti ponti che li superano. Il più lungo di tutti è quello sul Canal Grande, da poco più di 200 metri: siamo al km 40, una divagazione ad attraversare piazza San Marco invasa di persone che gridano e fanno il tifo. Manca ormai 1 km all’arrivo: si prosegue lungo il canale con gli ultimi ponti, sino al traguardo posizionato accanto ai Giardini Marinaresia.
Il percorso ha negli ultimi 12km la sua parte più complicata, aggravata dal fatto che si arriva stanchi. Il lungo ponte delle Libertà è un ostacolo più mentale che fisico: scorre lineare e completamente in piano ma sembra non finire mai. Una volta completato questo passaggio siamo a Venezia, convinti che sia finito il tutto ma ci attende il passaggio più bello tra i canali e al contempo più impegnativo muscolarmente per via dei 14 piccoli ponti con passerelle in legno, che vanno attraversati evitando di andare fuorigiri con una percorrenza al limite, ma anche cercando di andare di slancio per arrivare al successivo.
È una maratona impegnativa muscolarmente, nonostante il dislivello complessivo sia contenuto, perché presenta gli strappi brevi e secchi dei ponti. Ripaga con la prima mezza lungo la Riviera del Brenta che è bellissima da percorrere e gli ultimi 4km in Venezia che valgono da soli il prezzo del biglietto.