È la terza volta che vi parlo delle Hoka Clifton 9, scarpe che ho inserito all’interno della mia rotazione di corsa degli ultimi mesi. Inizialmente in questa preview ve ne ho descritto le caratteristiche tecniche e le prime impressioni nell’utilizzo dopo alcune uscite di corsa. In seguito le ho testate per 150km, così da raggiungere la distanza alla quale procediamo con la nostra abituale recensione.
Ho quindi scelto di continuare ad indossarle nei miei allenamenti delle settimane successive, consapevole del fatto che si tratta di scarpe particolarmente interessanti per costruzione e target di utilizzo. Molti podisti hanno corso in passato con le scarpe Hoka della serie Clifton, daily trainer apprezzate per la loro versatilità nella corsa in quanto in grado di accompagnare al meglio tanto nelle corse lente come aumentando un po’ il ritmo.
Caratteristiche tecniche
Hoka Clifton 9 sono scarpe ammortizzate che non raggiungono i picchi di altre proposte pensate per le corse lente. L’altezza al tallone è di 32 millimetri, mentre quella all’avampiede è di 27 millimetri per un drop di 5 millimetri. C’è quindi un buon quantitativo di intersuola ma non così elevato come altre scarpe: ne si guadagna in peso, che è di 238 grammi nella misura US 8 (taglia 41), oltre che in stabilità.
L’intersuola è in compressed molded EVA, con più mescola di quanto non fosse presente nelle precedenti versioni (spessore aumentato di 3 millimetri) e una struttura meta rocker che aiuta nella transizione verso una corsa maggiormente di avampiede. La tomaia assicura una buona traspirabilità anche nelle settimane più calde abbinando una costruzione solida, mentre la linguetta offre una buona protezione del la parte superiore del piede risultando essere morbida e confortevole.
Come ho utilizzato Hoka Clifton 9 nei miei allenamenti
Ho utilizzato Hoka Clifton 9 principalmente per uscite di corsa lenta su asfalto: queste hanno rappresentato la maggior parte dei 400km corsi con queste scarpe sino ad oggi. Ai ritmi della corsa lenta, variabili indicativamente tra 5′ al km e 5’20” al km, ho affiancato anche uscite un po’ più veloci a un ritmo svelto: in questo caso il passo è stato attorno ai 4’45” al km di media, con alcune uscite più spostate verso i 4’30” al km senza spingermi oltre.
Il feedback che ne ho ricavato è molto buono: sono scarpe adattissime al ruolo di daily trainer, con il vantaggio rispetto ad altre proposte apparse sul mercato in questo 2023 di assicurare una risposta più pronta grazie all’intersuola che protegge ma non è eccessivamente spessa. Le ho spesso preferite a scarpe più maxi nella struttura per via della superiore leggerezza, senza che questo pregiudicasse però la protezione che ricerco in una scarpa da lento: in questo gioca a favore il mio peso (62Kg), mentre un podista più importante potrebbe trovarsi più protetto con scarpe caratterizzate da intersuola che arriva o supera i 40mm nella parte del tallone.
La condizione dopo 400km di utilizzo
Nella mia recensione dopo 150km scrivevo, con riferimento all’usura prevista della scarpa:
Dopo averle utilizzate per 400km in totale non posso che confermare quanto scritto in precedenza: tomaia e upper nessun problema, di fatto come nuovi, mentre il battistrada ha continuato ad usurarsi nei punti di contatto pur senza creare scompensi evidenti o problemi durante l’azione di corsa.
Per quanto dureranno ancora?
Alla luce della condizione attuale delle mie scarpe credo che sia possibile utilizzarle con profitto ancora per altri 200km, quindi sino a 600km di percorrenza complessiva. Raggiunto questo tetto credo che il battistrada presenterà una usura ulteriore nei punti di contatto tipici della mia personale azione di corsa. Per quanto riguarda la tomaia e la zona superiore della scarpa non mi aspetto alcun tipo di problema: hanno retto senza alcun tipo di problema per i primi 400km e per loro costruzione andranno avanti ben oltre i 600km che prevedo per il battistrada.
L’intersuola, infine, mi è parsa essere ancora in ottime condizioni dopo 400km di utilizzo con una risposta durante la corsa che è speculare a quella che avevo percepito a scarpa nuova. Le aree esposte a livello di battistrada, a diretto contatto con la sede stradale, si sono ovviamente usurate ma nella parte laterale l’intersuola in EVA non mostra segni di cedimento o di usura atipica.
Potrò utilizzarle anche oltre i 600km di percorrenza? La risposta è positiva, ma non credo che lo farei non tanto per l’usura nel battistrada quanto per l’utilizzo complessivo della scarpa. Come tipicamente avviene con un po’ tutte le calzature da corsa, tendono a perdere buona parte delle proprie caratteristiche di risposta e protezione quando l’utilizzo raggiunge una percorrenza elevata.