Nuovo appuntamento con la rotazione delle scarpe da corsa monomarca. Oggi scopriamo le possibili scelte utilizzando i modelli proposti da Saucony.
La serie Endorphin
La rotazione più semplice e naturale in casa Saucony è quella composta dai modelli della serie Endorphin: Shift, Speed e Pro. Come scarpa per i lenti e le corse rigeneranti la Endorphin Shift è la scarpa ideale, grazie alla mescola base PWRRUN, che ritroviamo anche nell’intersuola delle Kinvara Pro. Al loro interno è presente anche un piccolo sostegno che la rende compatibile anche per i runner pronatori. Il modello Endorphin più adatto ad affrontare lavori di qualità come medi, ripetute e variazioni di ritmo, è invece la Speed, scarpa resa più reattiva grazie all’utilizzo del PWRRUN PB, una delle migliori mescole di casa Saucony, che nasconde all’interno dell’intersuola una piccola piastra in nylon. Infine, la scarpa da gara, la Endorphin Pro, modello che si differenzia dalla sorella Speed per la presenza di una piastra in fibra di carbonio.
Saucony non è solo però la serie Endorphin. Andiamo allora a scoprire tre possibili rotazioni con gli altri modelli, dedicate ad atleti di peso medio-leggero, che corrono in gara almeno a 4’30” al chilometro e le corse lente non oltre i 5’30”.
Per chi usa un solo modello
Per chi è abituato ad utilizzare un solo modello la miglior soluzione possibile è la Ride 16, scarpa per corse lente che strizza l’occhio anche alla velocità. Un modello nato appositamente per le corse di tutti i giorni ma che ha comunque una buona reattività, grazie alla mescola in PWRRUN, e permette di coprire sia le corse più lente, che i lavori di qualità e le gare, meglio se più lunghe e a velocità non troppo elevate.
Rotazione Saucony con due scarpe
Per chi è abituato a correre alternando due paia di scarpe, la prima scelta per gli allenamenti più lenti è la Saucony Triumph 21. Scarpa con intersuola in PWRRUN+, molto morbida e molto reattiva, perfette per i runner che amano fare tanti chilometri e che cercano un’unica soluzione per corse lente, corse rigeneranti e variazioni di ritmo. Per ripetute lunghe, ripetute veloci e gare la soluzione migliore è la Kinvara 14, scarpa vecchio stampo che utilizza la mescola PWRRUN, con un drop di soli 4 mm, piacevole e divertente per correre. Inoltre, al suo interno, si trova una soletta in PWRRUN+ in grado di regalare un po’ di ammortizzazione e comfort in più.
Rotazione Saucony con tre scarpe
La rotazione a tre scarpe parte da uno dei modelli che abbiamo appena visto, la Saucony Triumph 21 (una delle migliori scarpe presentate in questo 2023) da utilizzare sempre come scelta per le corse più lente e rigeneranti. Invece, per tutto ciò che è qualità, allenamenti veloci, medi, variazioni di ritmo, collinari, ripetute lunghe e ripetute corte, la scelta migliore è la Kinvara Pro, una scarpa “strana”: 42 mm di altezza nel tallone (caratteristica che la rende non utilizzabile nelle gare su strada), molto ammortizzata, che presenta nello strato superiore dell’intersuola il PWRRUN PB, una piastra in fibra di carbonio e il PWRRUN nella parte inferiore della scarpa. Un’alternativa decisamente di alto livello ai modelli della serie Endorphin. Infine, il top di gamma di casa Saucony per le gare: la Endorphin Èlite, una scarpa veramente estrema, adatta anche per le ripetute veloci, con intersuola composta da PWRRUN HG, mescola top di casa Saucony.
E voi avete mai provato una rotazione con le scarpe Saucony? Scriveteci la vostra esperienza e le vostre domande nei commenti (sotto al video di YouTube e sotto ai post di Instagram e Facebook)…