Vaporfly 3 è la scarpa da gara di casa Nike, top di gamma insieme all’Alphafly 2. Una calzatura ottima, cambiata in molti particolari ma nella quale la sostanza rimane la stessa. Una scarpa da gara perfetta per tutte le distanze, dalla 5 km fino alla maratona, che dà il meglio di sé mana mano che i chilometri aumentano.
Questa nuova versione presenta un’intersuola in ZoomX, la mescola premium di casa Nike, una piastra in fibra di carbonio Flyplate, che si intravede attraverso vari intagli nella mescola, e una tomaia in Flyknit con una trama leggermente diversa rispetto al primo modello. L’altezza dell’intersuola nel tallone è di 40 mm, il massimo consentito nelle gare su strada, mentre nella zona dell’avampiede 32 mm, per un drop complessivo di 8 mm.
È consigliata per atleti che corrono dai 4’30” al chilometro a velocità più elevate, che pesano meno di 75 chili e con un appoggio neutro (o al massimo da supinatori). È sconsigliata invece per chi è iperpronatore, anche se la pianta più larga e la calzata aderente potrebbero renderla adatta anche da chi ha una leggera pronazione.
L’ho utilizzata in due gare: in una 10 km (Attraverso le Mura) a Massa Carrara, con sanpietrini e curve molto accentuate, e al Giro Internazionale di Castelbuono (circa 11 km) una delle gare in cui si portano davvero al limite le scarpe. In più le ho testate in alcuni allenamenti in pista con variazioni di ritmo.
Battistrada: 9
Nel battistrada troviamo già le differenze più importanti tra le Nike Vaporfly 3 rispetto al modello precedente: una superficie di appoggio più ampia e l’utilizzo della tecnologia waffle. Sono tre i benefici che se ne traggono: una migliore trazione, il disegno diverso rende la scarpa ottima anche su strade bianche; un’ammortizzazione maggiore, data dall’effetto di piccole alette che funzionano come molle; un minor peso, grazie alla gomma bucherellata che lascia intravedere l’intersuola. Lo spessore è davvero sottile, quasi al minimo, circa 1 mm, per dare più spazio allo ZoomX nella parte superiore; fattore, però, che potrebbe portare la scarpa a consumarsi molto più velocemente del precedente modello.
Intersuola: 9
L’intersuola non presenta grossi cambiamenti rispetto ai modelli precedenti. Schiuma in ZoomX con al proprio interno la piastra in fibra di carbonio Flyplate. Le migliorie più evidenti sono state portate nel design del tallone, che sale molto meno rispetto alla versione 1 e 2, e nella zona di mesopiede e arco plantare, dove è stato tolto parte del materiale, per risparmiare qualche grammo di peso e dare un nuovo look alla scarpa. Lo ZoomX rimane comunque una delle migliori mescole presenti sul mercato.
Tomaia: 9
La tomaia è tessuta con lo stesso materiale della versione 2, un Flyknit leggerissimo con trama leggermente differente. L’intreccio è davvero minimal, con diversi fori che lasciano intravedere il piede e migliorano la traspirabilità. Rinforzata nei punti strategici di pressione e movimento del piede, come nella zona del mesopiede e avampiede. La calzata è più fasciante lateralmente, ma al tempo stesso anche un po’ più agiata in lunghezza, lasciando un po’ più spazio alle dita nella zona anteriore.
Upper: 8
Le stringhe sono le stesse del modello precedente, il top di gamma di Nike e in assoluto le migliori presenti sul mercato insieme alle Mac X di Hoka, e presentano delle piccole zigrinature che non permetto ai lacci di scorrere anche quando vengono stressate molto durante la corsa. La linguetta, racing, molto simile alla precedente versione, presenta due alette molto alte che salgono sul collo del piede, forse un po’ troppo eccesive. La zona del tallone è invece rimasta pressoché identica, con una leggera imbottitura interna a riparare la zona del tendine d’Achille e con la trama della tomaia che sale fino a coprirne la parte superiore. Sempre nella zona del tendine, una particolare per ridurre lo sfregamento, con l’inserimento di una cucitura posteriore obliqua. Piccole finezze che fanno la differenza.
Peso: 9
Nike Vaporfly 3 ha un peso di 196 grammi nella misura 9,5 US (27,5 cm), una delle scarpe più leggere presenti sul mercato (5 grammi in meno rispetto alla versione precedente e 30 grammi in meno rispetto alle Nike Alphafly). Una curiosità: sul battistrada è inciso il peso in grammi di tutte le componenti della parte inferiore della scarpa: 67,3 g per lo Zoom X, 23,4 g per il battistrada e 19,9 g della piastra in fibra di carbonio. Che, per differenza, restituiscono un peso della tomaia+upper di 85,4 grammi totali.
Comfort: 8,5
Le piccole modifiche della tomaia la rendono una scarpa più stabile e quindi adatta anche agli atleti più lenti e leggermente più pesanti. L’aggiunta di qualche millimetro dello ZoomX ne hanno aumentato anche l’ammortizzazione, rendendola una calzatura un po’ meno estrema.
Ritorno di energia: 10
Nonostante la confortevolezza generale della Vaporfly 3 sia aumentata, il ritorno di energia non ne ha risentito, anzi in parte potrebbe essere aumentato grazie alla presenza di qualche millimetro in più di ZoomX e alla maggiore stabilità.
Durata massima stimata: 7
Come già detto, il minor spessore del battistrada potrebbe ridurne la durata, arrivando ad un numero di chilometri attorno ai 350, forse anche 400. Il risultato rimane comunque nella media (o leggermente di meno) delle scarpe racing di questa tipologia.
Prezzo ufficiale: 7
Il costo ufficiale è di 259,99 euro, il prezzo da pagare per una delle migliori di scarpe da corsa presenti sul mercato. Nota negativa però, perché il prezzo è aumentato di 10 euro rispetto al costo iniziale del modello precedente, portato anch’esso a 259,99 euro, anche se si trova anche al 30% e oltre di sconto. Un 10-15% in più rispetto ai modelli di altri brand.
Voto finale: 8,5
Le evoluzioni di battistrada, tomaia e intersuola e l’attenzione ai particolari di Nike Vaporfly 3 sono riusciti a migliorare una scarpa che già era nell’Olimpo delle calzature racing. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per testarla completamente e per carpirne tutti i particolari, anche i più nascosti. Ma se state cercando il top per le vostre gare e per gli allenamenti più veloci, non potete sbagliare.