Suunto Vertical è il nuovo smartwatch top di gamma dell’azienda finlandese, che prende il posto nella gamma di prodotti sino a poco tempo fa occupato dalla serie Suunto 9 con tutte le varie declinazioni (base, Baro, Peak e Peak Pro). Di Suunto Vertical sono proposte due differenti versioni, con o senza ricarica solare integrata. Nel primo caso la cassa è in acciaio inossidabile, nel secondo invece è stato adottato il titanio.
Rispetto al predecessore Suunto Vertical implementa molte novità interessanti per la corsa e per l’attività sportiva in generale: questo del resto è uno smartwatch molto completo, concorrente diretto per caratteristiche tecniche della gamma Fenix di Garmin.
- implementazione delle mappe topografiche
- supporto al collegamento WiFi per il download delle mappe, che sono gratuite
- memoria di storage onboard da 32GB
- schermo da 1,4 pollici di diagonale con risoluzione di 280×280 pixel
- supporto alla ricarica solare (solo per la versione Solar Titanium)
- implementazione del supporto dual-frequency e multiband per il segnale GNSS/GPS
- monitoraggio del battito cardiaco continuo ogni secondo attraverso sensore ottico integrato
- implementazione della funzionalità torcia (ottenuta con lo schermo)
Suunto Vertical viene proposto ad un prezzo di listino di 599€, che passano a 799€ per la versione Solar con cassa in titanio.
Una costruzione molto robusta e solida
La confezione di Suunto Vertical è molto standard: al suo interno, oltre allo smartwatch, troviamo il cavo di collegamento per la ricarica delle batterie. E’ un classico USB Type-A, che si collega alla parte inferiore dello smartwatch dove sono presenti i due connettori per la ricarica ai quali si aggancia magneticamente.
Messo accanto ad un Garmin Fenix 7 possiamo notare dimensioni complessivamente simili: il diametro della cassa è di 49mm (47mm per Fenix 7), con uno spessore di 13,6mm (14,5mm per Fenix 7) . Il peso è di 73 grammi, contro i 70 grammi di Fenix 7.
Suunto ha scelto di adottare una interfaccia a 3 pulsanti, tutti montati sul lato destro, mentre Garmin ricorre alla classica interfaccia a 5 pulsanti: entrambi hanno schermo touch con il quale poter interagire tra i vari menu. I pulsanti hanno un principio di funzionamento molto intuitivo: i due esterni permettono di scorrere in alto e in basso tra le voci dei menu, mentre quello centrale fa entrare nel menu. Manca un pulsante di back, cioè di ritorno al menu precedente: questa operazione viene compiuta con uno swipe da sinistra a destra sul display touch, oppure tenendo premuto per più tempo il pulsante centrale.
Nella parte posteriore dello smartwatch troviamo il sensore cardio ottico, in grado di rilevare anche il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue. E’ un sensore sviluppato da LifeQ che Suunto ha adottato anche nel modello Suunto 9 Peak Pro, implementando in questa versione il supporto alla rilevazione continuativa del battito cardiaco 24×7.
Interfaccia: widgets e una moltitudine di sport
L’interazione tra le varie funzionalità implementate in Suunto Vertical avviene attraverso vari widgets, così come fatto dalle altre aziende concorrenti con i propri prodotti. Premendo il pulsante centrale se ne ha accesso, partendo da quello delle notifiche provenienti dal proprio smartphone; facendo swipe da sinistra o da destra si scorre tra gli altri widgets:
- frequenza cardiaca in tempo reale
- livello di saturazione dell’ossigeno
- attività giornaliera: passi e calorie bruciate durante attività sportiva
- sonno, con indicazione delle ore dormite nelle 7 notti precedenti
- allenamento: indicazione delle ore di allenamento per ciascuno dei 7 giorni precedenti
- risorse, in % da 0 a 100 con indicazione del livello di condizione
- livello di forma, con il dato del VO2 Max stimato
- quota altimetrica
- orari alba e tramonto
- cronometro
- bussola
- gestione della riproduzione della musica da smartphone (non c’è possibilità di salvare o riprodurre musica direttamente dallo smartwatch)
- meteo (condizioni e temperatura)
- quantità e livello della ricarica solare
Una volta visualizzato un widget è possibile entrare in dettaglio a verificarne le informazioni specifiche; ad esempio il widget della quota altimetrica riporta anche la pressione atmosferica e la temperatura dell’aria. Ogni widget può essere poi personalizzato, così da rendere visibili solo le informazioni che reputiamo essere interessanti e utili. Molte di queste informazioni sono poi sincronizzate con la APP Suunto, così da essere visualizzate direttamente dal nostro smartphone.
Premendo, dalla watch face, il pulsante inferiore si ha accesso al set di funzionalità accessorie: mappe, bussola, registro allenamenti, comandi multimediali per la riproduzione della musica da smartphone, timer, gestione allarmi, modalità non disturbo, torcia, gestione retroilluminazione, configurazione del quadrante e impostazioni generali. Una nota sulla modalità torcia, che illumina lo schermo al massimo della potenza così da poterlo utilizzare quale sorgente luminosa: l’impostazione attuale ne forza lo spegnimento dopo 30 secondi, risultando essere poco pratico.
Suunto Vertical implementa un sistema di navigazione a mappe, scaricabili a seconda della regione nella quale ci si trova direttamente dalla APP via smartphone. Il download avviene collegando lo smartwatch alla basetta di ricarica, così che possa sfruttare il collegamento WiFi del proprio smartphone per il download dei dati dalla rete. Le mappe sono gratuite e fornite in 3 differenti versioni: mappe ordinarie, ad alto contrasto e con tema scuro.
Le mappe sono di tipo topografico, riportano indicazione dei sentieri e grazie ai 32GB di spazio di archiviazione integrati nello smartwatch possono essere scaricate in grande quantità.
Le mappe sono non di tipo instradabile, cioè la mappa viene visualizzata sotto al percorso da seguire ma non viene adattata automaticamente nel momento in cui non si segue più il percorso originariamente stabilito proponendo un percorso alternativo. Se ci si allontana troppo dal percorso lo smartwatch invia un messaggio di allarme senza però fornire indicazione di un nuovo percorso che ci riporti sul sentiero corretto. Questa funzione è ovviamente interessante per chi vuole seguire un percorso specifico che è stato precaricato nello smartwatch, di fatto mai utilizzata per chi si dedica alla corsa su strada.
Con la pressione del pulsante superiore, invece, si accede alle modalità sportive: Suunto Vertical offre la possibilità di selezionare un numero elevatissimo di attività diverse, qui riportate:
aerobica pattinaggio a rotelle cross training corsa con percorso bicicletta escursionismo trail running di base trail running montagna nuoto in piscin camminata mountain bike pesistica tapis roulant ciclismo indoor nuoto in acque perte allenamento in circuito corsa di base padel tennis badminton ping pong racquetball squash floorball bowling cricket standup paddling (SUP) kitesurf/kite mermaiding |
triathlon gara trekking alpinismo yoga/pilates corsa trail running bicicletta mountain bike gravel biking ciclismo indoor pattinaggio a rotelle triathlon corsa ad ostacoli sport dei motori snorkeling basket calcio hockey su ghiaccio pallavolo football americano softball cheerleading baseball pallamano rugby frisbee pallamano rugby frisbee |
orienteering atletica leggera arti marziali boxe ellittica danza ginnastica canottaggio indoot stretching kettlebell arrampicata equitazone camminata nordica parapendio pesca caccia sci alpino snowboard sci di fondo pattinaggio su ghiaccio sci alpinismo telemark snowshoeing (ciaspolata) vela kayak canottaggio surf canoa windsurf |
C’è a dir poco l’imbarazzo della scelta, con configurazioni personalizzate per di fatto tutte le tipologie di sport o di attività all’aria aperta che si possono pensare. Per ogni attività è possibile abbinare sino a 2 schermate supplementari delle mini APP Suunto Plus che l’azienda mette a disposizione: per le attività di corsa sono presenti schermate per il consumo calorico, il dislivello, il ghost runner, indicazione dei loop come andatura, potenza e velocità e molto altro. Il vero limite è che sia possibile visualizzare solo due di queste schermate, quando con prodotti concorrenti di Garmin dello stesso segmento di prezzo si possano configurare molteplici schermate e per ciascuna identificare non solo le tipologie di dati ma anche il loro numero.
Al termine di una attività si ha un riepilogo di sintesi di quello che è stato il nostro allenamento; nel caso di una attività di corsa avremo indicazione della distanza, del tempo intercorso, del passo medio e del dettaglio di goni passaggio chilometrico o di ogni lap. Non manca indicazione della frequenza cardiaca, della mappa altimetrica e della potenza generata durante la corsa. In sintesi, c’è tutto quello che serve per avere un colpo d’occhio chiaro su come sia andata la nostra attività assieme a molti più dati utili per un’analisi maggiormente approfondita.
La visibilità del display è complessivamente molto buona: non ho avuto problemi tanto con ridotta illuminazione ambientale come in pieno sole all’aperto. Meno bene invece per l’interazione tra i vari menu in quanto l’interfaccia evidenzia in alcuni momento dei rallentamenti, con un certo delay tra la pressione del pulsante e il cambiamento della schermata: nulla che non si possa presumibilmente risolvere con una ottimizzazione lato firmware.
Autonomia con batteria: quasi infinita?
La versione Solar, con casa in titanio, di Suunto Vertical integra funzionalità di ricarica solare, in modo molto simile a quanto abbiamo visto adottato da Garmin con alcuni dei propri modelli della famiglia Fenix. Il pannello solare è chiaramente visibile: ha uno spessore di circa 3 millimetri e si sviluppa lungo tutta la cornice esterna dello schermo.
Il design scelto da Suunto è differente da quello adottato da Garmin: nella prima lo spessore del pannello solare è superiore, quindi con una superficie più ampia, ma Garmin compensa questo con un secondo pannello che ricopre tutto lo schermo per quanto caratterizzato da un livello di assorbimento fotovoltaico ben inferiore così da permettere di vedere lo schermo.
Dalla schermata dell’orologio viene mostrato un widget che riporta il livello di intensità solare raccolto dallo smartwatch, per intervalli di 10 minuti: l’intensità lumnosa corrispondente al 100% è di 50.000 lux, per quanto l’orologio con le corrette condizioni di illuminazione possa raccoglierne di più.
Quali sono i valori di autonomia dichiarati da Suunto? L’azienda propone 4 categorie di autonomia a seconda della modalità di funzionamento, ipotizzando una esposizione per almeno 3 ore al girono a 50.000 lux di intensità solare.
Performance – dual band GNSS
60 ore
85 ore con modalità solar
Endurance – single band GNSS
90 ore
140 ore con modalità solar
Ultra – single band GNSS
140 ore
280 ore con modalità solar
Tour – dual band GNSS
500 ore
un anno con modalità solar
Nell’utilizzo giornaliero senza tracciamento del battito cardiaco la durata della batteria è di 60 giorni in configurazione standard e oltre 1 anno sfruttando la modalità solar. Abilitando il sensore di frequenza cardiaca ottico si passa a 30 giorni in configurazione standard e a 60 giorni con funzionalità solar attiva. Difficile onestamente poter trovare di meglio: questo è al momento lo smartwatch con la maggior durata della batteria che sia in commercio, capace di spingersi ben oltre quanto richiesto anche dall’ultratrailer più esigente.
Analisi sensore ottico: non andiamo bene
Il sensore di battito cardiaco integrato nella parte posteriore di Suunto Vertical permette di effettuare rilevazioni in modo continuativo con letture ogni secondo: si rivela quindi molto utile nel momento in cui indossiamo l’orologio giorno e notte, in quanto le sue misurazioni aiutano a fornire un quadro della nostra variabilità cardiaca, della frequenza cardiaca minima durante il riposo e in generale del nostro livello di recupero.
Ho testato il comportamento del sensore ottico di Suunto Vertical a confronto con la fascia cardio Garmin HRM-Pro, collegata ad uno smartwatch Garmin Fenix 7 e utilizzata quale riferimento.
La prima uscita (qui la traccia su Strava) è di poco meno di 13 km corsi in ciclabile, ad un ritmo di corsa svelta in lieve progressione. L’andamento del sensore ottico Suunto è nel complesso soddisfacente, con qualche variazione di troppo ma un comportamento che replica abbastanza fedelmente quanto misurato dalla fascia cardio. Devo però dire di aver visto, con altri sensori ottici, andamenti ben più precisi in questo tipo di uscita condotta a un ritmo relativamente costante nel tempo.
La seconda traccia è quella di una gara serale del circuito del “Giro del Varesotto”: 5km con un discreto cambiamento altimetrico (qui la traccia su Strava). E’ evidente come nei meno di 20 minuti di gara il sensore ottico di Suunto Vertical sia andato un po’ da tutte le parti, inizialmente impennandosi su frequenze molto alte e in seguito crollando ben sotto a quanto indicato dalla fascia cardio. E’ questa una traccia inutile, con una rilevazione completamente falsata visto che trovandomi in gara stavo correndo al massimo delle mie possibilità.
Questa traccia (qui su Strava) è una seconda gara del “Giro Del Varesotto”, sempre di circa 5km di lunghezza; Suunto Vertical si comporta molto meglio dell’episodio precedente ma la variabilità dei dati riportati rispetto a quelli della fascia cardio da petto è ancora molto elevata, troppo elevata per poter risultare attendibile.
Ultimo grafico (qui la traccia su Strava) è quello della Maratonina dei Due Laghi: è questo nel complesso il grafico migliore che ho registrato con Suunto Vertical, con un andamento pressoché coincidente alla fascia da petto nella prima ora di gara, pur con qualche variazione di troppo, e una maggiore oscillazione nella seconda parte.
Aggiungendo a quanto qui riportato i dati delle altre uscite di allenamento che ho condotto emerge un comportamento tutt’altro che brillante del sensore ottico di Suunto Vertical nelle sessioni di corsa. Il comportamento è ben lontano da quanto siamo abituati a riscontrare, in media, con smartwatch di altre aziende. E’ possibile che Suunto possa lavorare ad una ottimizzazione del sensore ottico attraverso aggiornamenti del firmware: in effetti è noto come più che la parte hardware in un sensore di battito cardiaco ottico sia fondamentale lo sviluppo software.
C’è anche il sensore di potenza integrato
Suunto Vertical integra un sensore di potenza utile per capire, nella corsa, quale sia l’intensità della nostra azione. E’ bene ricordare come ogni azienda sviluppi i propri algoritmi di calcolo della potenza in modo indipendente: quanto riportato non deve quindi essere preso in termini assoluti e confrontato con altri prodotti concorrenti, ma si deve verificare l’andamento e il pattern di rilevazione.
I 4 grafici qui riportati corrispondono alle stesse 4 uscite analizzate nella sezione inerente il comportamento del sensore ottico. Notiamo come in questo primo grafico non vi siano rilevanti differenze tra il sensore di potenza Suunto e quello di Garmin Fenix 7, se non ovviamente per la scala relativa che come detto è funzione delle scelte e degli algoritmi dei differenti produttori del dispositivo.
In questa seconda traccia troviamo una maggiore variabilità assoluta delle rilevazioni generate dallo smartwatch Garmin, ma il pattern è di fatto lo stesso.
Dinamica simile anche nella gara del 6 giugno: valori assoluti differenti ma un comportamento simile, con il sensore Garmin che ha però mediamente rilevato delle variazioni maggiori nella potenza tra i valori più bassi e i più alti.
A chiudere il dato della mezza maratona del 27 maggio, con un comportamento nuovamente molto simile tra i due strumenti di misura pur con le differenze in termini di valore assoluto. Nel complesso il comportamento di Suunto Vertical in questo ambito è molto valido: rispetto al riferimento i dati riportati sono molto simili e forniscono una buona stima, come ben evidenziato relativa e non assoluta, dell’intensità della nostra corsa in termini di potenza generata.
La APP Suunto: completa e intuitiva
La APP Suunto raccoglie in modo chiaro e intuitivo tutte le informazioni elaborate dal nostro smartwatch Vertical sia durante le attività sportive, sia nell’utilizzo quotidiano. Entrando nel dettaglio di ogni attività sportiva è possibile visualizzare i tipici dettagli specifici, con indicazione chiara oltre che della mappa del passo medio, della frequenza cardiaca e del dislivello: tutto quello che in genere troviamo indicato al termine di una attività con un po’ tutti gli smartwatch in commercio.
In termini di analisi della nostra condizione fisica sono riportate in dettaglio le metriche legate al sonno, all’attività giornaliera (in termini di calorie e di passi), una stima della condizione fisica del periodo oltre all’analisi dell’attività sportiva divisa in base alla disciplina. C’è tutto quello che serve per l’analisi a posteriori del nostro andamento fisico, senza fronzoli inutili.
Conclusioni
Suunto Vertical è uno smartwatch di fascia alta completo nelle funzioni e caratterizzato da una costruzione molto robusta e curata. Nella versione con funzionalità Solar, quella qui provata, si arricchisce di uno chassis in titanio che ne incrementa ulteriormente la durata nel tempo.
Offre agli appassionati dei prodotti della casa finlandese un vero e proprio marchio di fabbrica, quella autonomia con batteria che è da record. Già in configurazione standard i valori sono molto elevati ma ci si può spingere ben oltre sfruttando al ricarica solare, che opera meglio di quanto avvenga con i prodotti Garmin a mio avviso grazie alla superficie del pannello solare inserito nella parte frontale.
Lato software il prodotto necessita, al momento attuale, di un lavoro di ottimizzazione che certamente arriverà con futuri aggiornamenti del firmware. L’interfaccia utente è spesso caratterizzata da rallentamenti e lag che è bene non si verifichino, mentre il sensore ottico da polso non spicca per precisione: nella mia esperienza è forse il meno preciso che abbia avuto modo di provare negli ultimi anni.
Tra i punti di forza la gestione delle mappe, molto efficace e utile per chi si dedica al trail running che è di fatto il cliente tipo dei prodotti Suunto da sempre. Le sue caratteristiche complessive lo rendono un prodotto maggiormente indicato proprio a chi pratica principalmente il trail più che al podista “da asfalto”. La APP Suunto, infine, è un componente che ben si abbina allo smartwatch fornendo indicazioni di sintesi complete e chiare. Anche in questo versante l’azienda è chiamata a un lavoro di affinamento e ottimizzazione che sia parallelo a quello richiesto lato firmware.
Le caratteristiche tecniche e il comportamento complessivo, almeno con l’attuale firmware, rendono difficile il confronto tra Suunto Vertical e i modelli Garmin della famiglia Fenix 7 e Fenix 7 Pro pur con il vantaggio di costo in casa Suunto. I modelli Garmin sono progetti ormai affinati da tempo, nei quali l’ottimizzazione tra hardware e software è consolidata e matura garantendo un’esperienza lato utente sempre molto soddisfacente. Vertical ha le basi, per costruzione e hardware, per rivaleggiare i prodotti concorrenti Garmin oltre che per fare di meglio (come dal versante autonomia): non resta che affinarlo lato firmware, aprendo spazio anche ad altre funzionalità rispetto alle già numerose presenti ora.