Dopo averle utilizzate in allenamenti intensi e per correre una mezza maratona, è giunto il momento di analizzare con la nostra recensione completa le nuove Saucony Endorphin Elite delle quali già avevamo parlato nel nostro iniziale first look. Si tratta, lo ricordo, di scarpe pensate per la prestazione in gara, forti di una piastra in carbonio e di una struttura che definire racing è poco.
Le caratteristiche tecniche di questa scarpa parlano di un’altezza nella parte posteriore di 39,5mm, di poco sotto rispetto al massimo permesso di 40mm per poterle utilizzare legalmente in corse su strada; nella parte frontale l’altezza è di 31,5mm, per un drop pari a 8mm. Il peso è di circa 200 grammi: è una calzatura neutra senza alcun tipo di supporto, pensata per chi corre di avanpiede vista la sua conformazione e la struttura pur essendo molto ammortizzata nella parte posteriore.
E’ una scarpa indicata ad atleti con una meccanica di corsa quasi perfetta, leggeri e veloci: non perdona eventuali pronatori o tallonatori. La sconsiglio vivamente sopra a dei ritmi sopra i 3:45 o per corse lente: non è pensata per questo tipo di corse.
Suola: 7
La suola ha una struttura davvero minimalista, che ha mostrato i primi segni di usura durante i test. Il battistrada è completamente liscio ma non ha dato problemi tanto sull’asfalto come sulla ghiaietta incontrata nel percorso di una gara di mezza maratona.
Intersuola: 8
La nuova mescola POWERRUNHG è sicuramente più dura rispetto a quella che abbiamo provato sulle Saucony Endorphin Pro 3 ma comunque in generale non durissima: potremmo posizionarla a metà strada tra quella ZoomX di Nike e quella Lightstrike Pro di Adidas, con la prima più morbida della seconda. In generale la sensazione è ottima in termini di rapporto tra ammortizzazione e reattività.
Tomaia: 7
La conformazione della tomaia è racing agli estremi: super leggera, in certi punti è pressoché inesistente mentre in altro troviamo qualche pezzo rinforzato. E’ leggerissima e traspirante ma un pò troppo spinta e quindi instabile.
Parte superiore: 6
Le stringhe di questa Saucony Endorphon Elite sono nella norma mentre è la linguetta a stupire e differenziarsi: è molto strana, di fatto un pezzo di tessuto traforato, ma non è in alcun modo fastidiosa in allacciatura neanche se si arriccia il tallone. Il tallone è invece il punto debole di questa scarpa in quanto sulle ripetute la sensazione che genera è che la scarpa si possa sfilare, mentre in gara devo dire che il problema non si sente.
Peso: 8,5
Il peso è di circa 200 grammi, nella media per scarpe racing con queste caratteristiche: la sensazione che si ha una volta calzata è quella di essere leggerissima . Tenendo in considerazione la quantità di materiale presente nell’intersuola il peso complessivo è ottimo.
Confort: 7
Ombre e luci in questo comparto: in allenamento spinto mi ha più volte dato l’impressione che la scarpa stesse per sfilarsi dai piedi, mentre in gara non ho avuto in alcun modo questa percezione. Nelle curve non è stabile come si vorrebbe, per via dello spessore dell’intersuola, mentre il cushoning dato dalla mescola è ottimo e permette di garantire un confort valido.
Ritorno di energia: 9
La scarpa è molto reattiva, così come deve essere del resto una calzatura racing di questo tipo. La nuova mescola e la piastra in fibra di carbonio sono un ottimo connubio: la risultante è un ritorno di energia, durante la corsa, che è all’altezza di quello delle altre competitor per le varie distanze della corsa su strada.
Durata massima: 7
La durata stimata è bassa per via del poco materiale nella tomaia e dal battistrada non completo di gomma dura che tenderà a consumarsi abbastanza presto; stimo un massimo di 350 km, superati i quali se la tomaia e la suola non saranno troppo danneggiati queste scarpe potranno essere utilizzate ancora per allenamenti giornalieri, non di certo in gara.
Prezzo ufficiale: 6
Il prezzo di listino di Endorphin Elite è pari a 300€, anche se iniziano a vedersi alcune promozioni: è un costo molto elevato, tra i più alti prendendo le scarpe racing di ultima generazione con piastra in carbonio. Se acquistate ad un listino più contenuto rappresentano un’ottima alternativa alle altre proposte racing mentre al prezzo di listino non sono consigliate.
Voto finale: 7+
Saucony Endorphin Elite sono scarpe per la gara, indicate per atleti veloci che abbiano una buona biomeccanica di corsa e privi di problemi legati alla pronazione. Offrono un ottimo ritorno di energia, grazie all’accoppiata tra l’intersuola in POWERRUNHG e la piastra in carbonio. La costruzione è per molti versi minimalista, soprattutto nella parte della tomaia, e questo può portare a qualche problema di tenuta e stabilità soprattutto in curva ma quetso è il prezzo da pagare per avere a disposizione una grande quantità di mescola nell’intersuola. Sono scarpe costose per chi corre molto forte: calzate ai piedi permettono di spingersi a livelli comparabili a quelli dele altre supershoes racing presenti sul mercato.