Clifton è un marchio storico nella galassia di scarpe Hoka: contraddistingue una serie di scarpe note per essere le più classiche delle daily trainer, cioè quelle calzature adatte per le corse lente o che potremmo definire rigeneranti e che in una programmazione settimanale rappresentano la maggior parte delle uscite che un podista amatore effettua.
Giunta alla serie 9, Clifton mantiene le caratteristiche che l’hanno resa famosa tra gli appassionati ma al contempo guadagna in reattività grazie ad alcuni interventi sulla intersuola. Le novità sono due: una mescola rinnovata sempre di tipo compressed molded EVA ma che rispetto alle precedenti versioni guadagna in leggerezza e reattività, accanto ad uno spessore superiore di 3mm che conferisce maggiore protezione.
I dati di targa parlano di un’altezza al tallone di 32 millimetri e di 27 per la parte anteriore, dai quali deriva un drop di 5 millimetri identico a quello di Clifton 7 pur con più intersuola a disposizione lungo tutta la pianta. Il peso è rimasto pressoché invariato, pari a 238 grammi nella mia misura US 8: Clifton 9 rimane una scarpa mediamente leggera, pur fornendo una protezione complessiva molto valida.
Provata sul campo Clifton 9 ha confermato quanto di buono avevo già apprezzato con le precedenti versioni, avendo sino a poco tempo fa corso con due paia di Clifton 7 con le quali ho corso oltre 600 km ciascuna. Nelle prime uscite queste calzature si sono confermate essere delle ottime daily trainer, in grado di ben accompagnare il piede in quelle uscite di corsa lenta nelle quali si pensa poco a come si usano i piedi e tendenzialmente si corre con il pilota automatico.
Portate a ritmi un po’ più sostenute Clifton 9 non hanno però deluso: la nuova intersuola si è infatti mostrata più reattiva della precedente, permettendo di scendere con i tempi sino a ritmi di corsa svelta senza che questo rappresentasse un ostacolo e garantendo una certa piacevolezza nella corsa. Una scarpa quindi che svolge, nella nostra rotazione personale, il ruolo ideale di calzatura da uscita lenta ma che può essere adottata anche quando siamo alle prese con qualche lavoro più impegnativo: non la userei per le ripetute più veloci ma per lavori vicino al ritmo medio, soprattutto per chi corre con poche calzature in contemporanea, non sfigurano di certo.
E’ indicata a podisti di un po’ tutte le taglie, grazie alla sua struttura; il guscio del tallone è molto rigido pur restando confortevole e questo aiuta chi cerca solidità e stabilità nella parte posteriore del piede. Quali ritmi? Quelli dalla corsa lenta a quella svelta sono l’ideale; per chi volesse qualcosa di un po’ più brillante restando in casa Hoka si deve guardare alla gamma Mach, che abbina leggerezza ad una maggiore reattività restando però valida anche come scarpa da lento.
Discorso a parte vale per le uscite lunghe: Clifton 9 è una scarpa per sua natura da lungo, che ben protegge e accompagna quando la distanza si fa impegnativa. Va molto bene quindi anche per chi prepara maratone e ultra ed è alla ricerca di una scarpa dall’intersuola abbondante ma non super-maxi e al contempo vuole confort e discreta leggerezza.