Con il modello VIA Olympus Altra propone un paio di scarpe molto particolari, che per certi versi vanno contro quella che è la tradizione dell’azienda americana. Altra è nota per le scarpe zero drop, cioè con differenziale di altezza nullo tra punta e tallone della scarpa, pensate per portare verso una meccanica di corsa che sia il più possibile naturale e spostata verso il mesopiede e l’avanpiede.
Con VIA Olympus Altra mantiene questa tradizione, ma allo stesso tempo abbina il drop zero con una intersuola dallo spessore tutt’altro che minimalista: è infatti di tipo EVO Max dallo spessore complessivo di 33mm costante lungo tutta la lunghezza della scarpa. La risultante è quella che potremmo definire una maxi-shoe atipica, abbondante per la presenza di intesuola ma al contempo minimalista per via del drop zero.
Da questo deriva una struttura decisamente dimensionata, pensata per sostenere al meglio podisti dalla struttura fisica importante (oltre 75Kg) offrendo una valida ammortizzazione grazie alla cospicua presenza di intersuola con uno spessore costante di ben 33mm.
La suola ha una struttura molto robusta, che lascia esposta solo parte dell’intersuola ma che è ricca di inserti di gomma dura nei punti più soggetti a usura. La risultante è una costruzione pensata per durare nel tempo e che dovrebbe permettere di raggiungere agevolmente chilometraggi molto elevati.
La parte superiore della tomaia vanta una buona traspirabilità, ma al contempo si presenta per essere piuttosto robusta; in questo è ben abbinata a quanto Altra offre nelle altre componenti di questa scarpa. La linguetta è morbida e non eccessivamente spessa, le stringhe molto lunghe ma facilmente adattabili grazie al gran numero di occhielli mentre l’area del tallone è morbida e moderatamente flessibile, contenendo al meglio il piede durante l’azione di corsa senza essere opprimente.
Per chi sono indicate queste scarpe? Atleti dalla struttura fisica importante, dai 75Kg a salire, che vogliono correre lunghe distanze e ricercano una scarpa che possa proteggerli in modo adeguato. La scelta della intersuola EVO Max è proprio improntata a questo, con una inferiore reattività rispetto ad altre mescole di concorrenti ma per questo motivo meglio in grado di gestire un podista dal peso importante. Sono ovviamente indirizzate a chi vuole provare un approccio zero drop, spostando la propria azione di corsa maggiormente verso un impatto di mesopiede o avanpiede, ma proprio per questo motivo richiedono un periodo di adattamento per poter essere sfruttate al meglio.