La terza evoluzione della Puma Deviate Nitro Elite è quella che potremmo definire il modello della maturità. La struttura è quella di una scarpa racing per le massime prestazioni, che in questa nuova versione guadagna una intersuola leggermente più spessa mantenendo però le caratteristiche tecniche che hanno decretato il successo dei due modelli che l’anno preceduta.
L’altezza superiore dell’intersuola permette di sfruttare al meglio Puma Deviate Nitro 3 Elite anche per le lunghe distanze grazie alla maggiore protezione, ma senza snaturarne la natura racing. A differenza di altre scarpe con intersuola premium e piastra in fibra di carbonio, questo modello si adatta soprattutto a quei contesti di gara nei quali si devono affrontare rapidi cambi di direzione, caratteristica che avevamo particolarmente apprezzato nelle prime due versioni.
Abbiamo testato Deviate Nitro Elite 3 in varie tipologie di allenamenti e in gara, partendo dalle ripetute lunghe corse a ritmo dei 10km fino a gare di 30km all’interno di parco e autodromo di Monza, alternando lavori di corsa media su varie distanze e variati sempre a ritmo intenso.
Il quadro che ne è emerso è quello di una scarpa decisamente adatta alle competizioni, che tendiamo a consigliare per le distanze fino alla mezza maratona per tutti i podisti, lasciando l’opzione maratona solo agli atleti più leggeri e meccanicamente efficienti.
Battistrada: 9
PumaGrip, il battistrada di Deviate Nitro Elite 3, conferma le ottime caratteristiche di tenuta delle precedenti versioni. La conformazione della scarpa, unita al battistrada, permette di interpretare tutte le curve in maniera precisa, anche le più strette, offrendo controllo in qualsiasi condizione (ad esempio, pensando alle necessità di rilanciare il ritmo nelle gare corte e veloci che si corrono spesso nei centri città e dei paesini, condizioni ideali per queste scarpe).
In termini di usura abbiamo rilevato un ottimo comportamento, inatteso, per una scarpa racing come questa. Dopo 100 chilometri di percorrenza il battistrada è di fatto rimasto intonso, garanzia di una percorrenza di lunga distanza con questo modello. L’unico vero limite è il brecciolino, non tanto in termini di aderenza che rimane ottima anche in questo caso, quanto per la facilità con la quale sassi di medie dimensioni si possono incastrare nella scanalatura centrale dell’intersuola che lascia la piastra a vista.
Intersuola: 9
Come detto, in Deviate Nitro Elite 3 Puma è intervenuta aumentando il quantitativo di mescola Nitro Elite, in modo da fornire maggiore protezione, ma sempre restando all’interno dei limiti legali per le gare. Troviamo quindi 40mm di spessore nel tallone e 32mm nell’avampiede, per un drop che aumenta sino a 8mm contro i 6mm dei modelli precedenti. Un aumento, rispetto a Deviate Nitro Elite 2, di 2mm in avampiede e di 4mm al tallone.
Questa modifica porta in dote due grandi benefici: maggiore protezione e maggior reattività data dalla mescola in più; mentre il drop, incrementato sino a 8mm, rende questa scarpa meno estrema rispetto alle versioni precedenti, senza però cambiarne l’indole aggressiva (quasi fosse una chiodata senza chiodi).
La piastra in carbonio è a tutta lunghezza, con una forma a cucchiaio in grado di fornire quell’aggressività che rappresenta la caratteristica tecnica peculiare di questa scarpa. L’abbinamento con la mescola Nitro Elite, sempre molto morbida e reattiva, conferisce un risultato molto interessante in termini di reattività e risposta in corsa, soprattutto quando ci si spinge sui ritmi più elevati.
Tomaia: 8
La tomaia di Puma Deviate Nitro Elite 3 è in Ultrawave, un materiale plastico molto leggero e decisamente racing che rispecchia appieno la natura di questa scarpa. La vestibilità è standard, fasciando il piede in modo completo senza però per questo costringerlo.
All’interno della tomaia troviamo gli inserti in PwrTape, delle strisce di tessuto che rinforzano la struttura complessiva e che aiutano a migliorare ulteriormente la stabilità.
Upper: 6,5
E’ forse questa la parte più anonima dei tutta la calzatura, soprattutto per quanto riguarda stringhe e linguetta. Le prime sono molto classiche, serrano bene ma mancano di quelle particolarità che si trovano invece in modelli concorrenti. La linguetta è indubbiamente racing nella fattura, ma non comodissima: se si stringono parecchio i lacci tende a piegarsi sui lati, peggiorando il comfort complessivo.
Meglio la zona del tallone, imbottito in misura minima così come ci si aspetterebbe da una scarpa pensata per le gare, ma che deve essere anche comoda per affrontare la meglio le distanze più lunghe.
Peso: 8
Puma Deviate Nitro Elite 3 sono scarpe molto leggere: nel numero US8 (41EU) sfiorano i 200 grammi, peso praticamente uguale a quello di Nike Alphafly 3 e Hoka Rocket X2 giusto per dare due riferimenti diretti. Interessante che a tale risultato si arrivi con un aumento dell’intersuola, che ora nel tallone tocca i 40mm, il massimo per poterle indossare legalmente nelle gare su strada.
Una volta indossate ai piedi le Deviate Nitro Elite 3 di fatto non si sentono quasi, offrendo subito, fin dai primi passi, una sensazione di forte spinta grazie alle caratteristiche dell’intersuola, alla conformazione della piastra in carbonio e alla geometria generale.
Comfort: 8
Per essere una scarpa racing Puma Deviate Nitro Elite 3 è una calzatura molto confortevole, che si indossa volentieri e che non costringe a scendere a particolari compromessi. La vestibilità è ottima e l’intersuola molto morbida, oltre ad offrire una reattività che si fa decisamente apprezzare. La linguetta è l’unico vero “limite” da questo punto di vista, soprattutto per chi è abituato a stringere in modo molto forte le scarpe in gara. Piccola nota, sulle distanze più lunghe, soprattutto per i podisti più pesanti, il comfort potrebbe ridursi nei chilometri finali di gara.
Reattività: 9
La mescola Puma NItro Elite, qui nella sua formulazione più pregiata, offre un’ottima reattività complessiva. Questo si abbina ad una piastra con una netta curvatura e a una impostazione della scarpa molto proiettata in avanti: caratteristiche che emergono in modo netto in tutte le tipologie di gare, ma soprattutto in quelle caratterizzate da un percorso più nervoso, dove reattività e grip del battistrada possono fare la differenza.
Durata massima stimata: 9
Dopo aver utilizzato in allenamenti intensi e in gare queste scarpe per circa 100 chilometri è difficile immaginare che la loro durata potrà essere ridotta: stimiamo infatti una vita media superiore a quella tipica delle scarpe da gara con piastra in carbonio.
Il battistrada non mostra segni di usura e cedimento e lo stesso vale per l’intersuola e per la tomaia. Si può, quindi, tranquillamente immaginare che Deviate Nitro Elite 3 possano durare sino a 500km tra gare e allenamenti intensi, per poi essere utilizzate esclusivamente per gli allenamenti più veloci e portarle a fine vita.
Rapporto qualità/prezzo: 9
Puma propone Deviate Nitro Elite 3 ad un prezzo ufficiale di 230 euro: tra i brand di prima fascia, la cifra più contenuta per acquistare una scarpa racing con piastra in fibra di carbonio e mescola premium.
Se a questo sommiamo la relativa facilità con la quale è possibile acquistare scarpe Puma con sconti consistenti (guarda le offerte nella nostra sezione scarpe), grazie ad una politica commerciale molto aggressiva, oltre alla durata prevista nel tempo superiore a quella di molte altri modelli racing, ne emerge un giudizio estremamente positivo in termini di rapporto tra qualità/prezzo.
Voto finale: 8,4
Puma Deviate Nitro Elite 3 è, tra le scarpe da gara al momento disponibili sul mercato, una delle meglio riuscite in assoluto per costruzione e feeling di corsa. Si è rivelata essere ottima per tutte le distanze fino alla mezza maratona, risultando essere un po’ estrema per la maratona dove è consigliata solo ad atleti evoluti e più leggeri.
PumaDeviate Nitro Elite 3
Puma Deviate Nitro Elite 3 ha un'intersuola in Nitro Elite e una piastra in Carbonio. È una scarpa veloce adatta alle gare, che può essere anche utilizzata per gli allenamenti di qualità. Ha un'alt...
Il range di utilizzo di riferimento in gara è a partire da un passo di 4’15” al chilometro a scendere, fino ai 3′ al chilometro e più veloce, l’intervallo di ritmi nei quali offre il meglio di sé in base a tutte le caratteristiche analizzate. Una scarpa pensata per spingere davvero forte.
Puma Deviate Nitro Elite 3 non è consigliata ad atleti con appoggio in iperpronazione, anche lieve, dato che l’abbinamento tra altezza elevata e impronta a terra non particolarmente ampia, non è in grado di fornire un buon supporto a chi invece lo necessita.
L’unico piccolo particolare da migliorare è nell’upper, dove sono presenti stringhe e linguetta non all’altezza della qualità offerta invece dalla tomaia. Oltre a segnalare la relativa facilità con la quale si possono incastrare sassi di media grandezza nello svaso inferiore dell’intersuola, nel caso si affrontassero tracciati misti a sterrato e ghiaia.
Un modello indubbiamente da consigliare a chi corre a buoni ritmi e vuole cercare di dare il meglio di cui è capace, sino a medie distanze come la mezza maratona. Una scarpa capace di garantire un comfort complessivo molto alto, nonostante si tratti di una calzatura spiccatamente racing, da sfruttare al meglio correndo sempre in spinta.